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SIAMO PREOCCUPATI
di AA.VV.

In questi giorni abbiamo visto esacerbarsi pesantemente le reazioni alle...

NO in mio nome!!! (4 novembre)
di cobas della scuola del veneto

La legge n. 27 del 1° marzo 2024 istituisce il 4 novembre come «Giornata...

Convegno di aggiornamento CESP “A SCUOLA DI PALESTINA”
12 nov. 2025, ore 8.30 Liceo Guggenheim, campo dei Carmini, Dorsoduro, Venezia

qui la locandina in .pdf qui la richiesta di permesso per aggiornamento

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Finanziaria 2025, una politica economica di guerra
di AA.VV.

Primi dati programmatici del MEF: in tre anni 23 miliardi in più per le spese...

didattica terra a Terra
di Gianluca Gabrielli - CESP-Cobas Scuola di Bologna

.........................  Dove procurarsela. Ormai la terra si compra. Nelle...

MOBILITAZIONE sociale e SCIOPERO a sostegno della SUMUD FLOTILLA
di cobas della scuola del veneto

Liceo Artistico SELVATICO (PD) per la PALESTINA 🇵🇸 La Classe II C del Liceo...

Per farsi ascoltare non basta che tutti lo dicano …
dal sole24ore

La lunga estate della scuola italiana è finita, si riaprono gli istituti e  i...

Palestina/Israele nei libri di testo
di Eliana Riva (dal manifesto.it)

Nei libri scolastici adottati in Italia, Gerusalemme viene costantemente...

POVERI precari
di redazione + sole24ore-it

Questo che riportiamo è un articolo del sole24 che riassume lo stato delle...

Cesp

Corso di aggiornamento: “DIDATTICA & Open Source nella Scuola Pubblica”  Martedì 24 ottobre 2023, ore 9-13 Sala GRANDE “Marchesi_Lab”, viale Arcella 22, Padova

Corso di aggiornamento: “DIDATTICA & Open Source nella Scuola Pubblica”
Martedì 24 ottobre 2023, ore 9-13 Sala GRANDE “Marchesi_Lab”, viale Arcella 22, Padova

DIDATTICA & Open Source nella Scuola Pubblica

(Convegno Cesp, martedì 24 10 2023)

Il 16 luglio 2020 la Corte di Giustizia Europea ha giudicato illeciti i trattamenti dei dati da parte di aziende statunitensi quali Google, Amazon, Microsoft, Apple.1 Eravamo in piena pandemia Covid, con le Istituzioni scolastiche e universitarie dipendenti dai servizi di tali aziende per svolgere la didattica a distanza e – poi – quella digitale integrata.

Se ce ne fosse stato bisogno, la sentenza è l’ennesima conferma che di gratuito, nei servizi offerti dalle cosiddette Big Tech, non c’è nulla: si paga con i propri dati (anche dei minori, soggetti a particolare tutela dalla legislazione); anche quando si paga, si continuano a fornire dati, a essere “spiati” e profilati.

L’Italia è stata ed è il fanalino di coda per le competenze digitali e l’informatica tra i Paesi dell’Unione2. Ci vuole un cambio di rotta, servono scelte politiche coraggiose, ma i nostri decisori spesso conoscono poco la materia o sono attirati dalle sirene (€) delle Big Tech.

I fondi europei del P.N.R.R. potrebbero diventare un’occasione affinché le scuole possano trasformarsi in poli d’eccellenza, investendo su sistemi e software liberi e open-source.

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Cobas Scuola