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4 NOVEMBRE, non è la nostra festa! FERMIAMO tutte le GUERRE

da | 27 Ott 2023 | Osservatorio contro la guerra, Primo piano, Webpress

di Osservatorio contro la militazizzatione nelle scuole e nell'università

4 NOVEMBRE, non è la nostra festa! FERMIAMO tutte le GUERRE

Nel contesto attuale, le celebrazioni del 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, diventano, perciò, l’occasione per esaltare non solo il passato bellicista, ma il presente sostegno alla guerra.

Così scriveva Lorenzo Milani: “Era nel ‘22 che bisognava difendere la Patria aggredita. Ma l’esercito non la difese. Così la Patria andò in mano a un p ugno di criminali che violò ogni legge umana e divina e, riempiendosi la bocca della parola Patria, condusse la Patria allo sfacelo”.

Non intendiamo, a cent’anni di distanza da quei tragici eventi, annacquare la storia e la storiografia nell’esaltazione acritica delle idee di patria e del dovere dentro un sistema di disvalori in cui il sacrificio della propria vita e l’annientamento del nemico vanno a braccetto con le malsane idee di vittoria e gloria perpetua. La guerra, qualsiasi guerra, è solo morte e distruzione.

La guerra non ammette vincitori.

Il processo di militarizzazione delle nostre scuole, già molto avanzato, cerca un appiglio nella storia passata attraverso l’esaltazione del 4 Novembre proprio nel momento in cui all’orizzonte si profila il terribile spettro di una guerra totale.

In questo senso ci preme anche ricordare che in Italia il servizio di leva obbligatorio è attualmente sospeso dalla legge 23 agosto 2004 n. 226, ma all’occorrenza potrebbe essere ripristinato. L’articolo 1929 del Codice dell’ordinamento militare prevede infatti che la leva obbligatoria possa essere ripristinata solo se “il personale volontario in servizio è insufficiente e non è possibile colmare le vacanze di organico, in funzione d elle predisposizioni di mobilitazione, mediante il richiamo in servizio di personale militare volontario cessato dal servizio da non più di cinque anni”. Spetta ai Comuni, ogni anno, procedere alla formazione delle liste di leva che contengono i nominativi di tutti i cittadini maschi da 17 a 45 anni. Poiché l’attuale governo sta rispolverando il cosiddetto progetto della mini naja (40 giorni di servizio militare volontario), va rilanciata fra le giovani generazioni l’obiezione di coscienza coerentemente con chi, oggi, appoggia la diserzione russa e ucraina.

Per tutte queste ragioni, e per molte altre osservazioni che potrebbero essere aggiunte, l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università propone per il prossimo 4 novembre una giornata di mobilitazione, una giornata da declinare nelle forme che le realtà territoriali riterranno opportune, individuando luoghi e percorsi che possano contribuire a rimettere in discussione la “voglia di guerra” che attraversa le classi dirigenti, e non solo loro, del nostro Paese.

Facciamo appello in p articolare a tutte le persone che op erano nell’ambito della formazione, ma non solo a loro, per la costruzione di una giornata di mobilitazione atta a promuovere la cultura della p ace per opporsi alla crescente militarizzazione di ogni spazio sociale.

qui il sito dell’osservatorio

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Documento 4 Novembre_Osservatorio

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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