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LIBRI di TESTO. Gerusalemme non è capitale d’Israele

da | 19 Apr 2023 | Cesp, Proposte

Riportiamo qui uno stralcio di un circostanziato articolo di Giuseppina Fioretti prodotto per il portale palestinechroniche che ben rappresenta la distorsione che, spesso, si da’ nei libri di testo in uso nelle nostre scuole di ogni ordine e grado. Ora si sta avvicinando la conferma o la nuova scelta di essi: vedete voi cosa fare.

Circa un mese fa, si è conclusa la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Roma. Sebbene Netanyahu auspicasse, da parte del governo di destra italiano, il riconoscimento di Gerusalemme capitale di Israele, il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli, è stato molto netto nel suo diniego. Rispondendo in Commissione Esteri alla Camera a un’interrogazione a firma Laura Boldrini, ha dichiarato:

“Sulla richiesta di riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, la posizione dell’Italia è coerente con quella comune dell’Unione europea. Essa riconosce l’aspirazione di entrambe le parti ad avere la propria capitale a Gerusalemme, in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Le risoluzioni numero 242 e 2334 sanciscono l’inaccettabilità di qualsiasi modifica unilaterale alle linee di demarcazione dopo il 4 giugno 1967. Per questo, l’Italia non riconosce l’annessione ad Israele di Gerusalemme Est, né riconosce Gerusalemme come capitale di Israele..”

Ad onor di cronaca, va ricordato che, ad oggi, nessun governo italiano aveva riconosciuto Gerusalemme come capitale dello stato ebraico. Perché, allora, nei libri di geostoria del biennio degli istituti tecnici e nei libri di storia e geografia dei licei, così come nei libri di geografia dell’ultima classe della scuola secondaria di primo grado – la terza media del vecchio ordinamento – viene riportato il falso storico che Gerusalemme è la capitale degli israeliani? Quali sono i criteri di pubblicazione e le fonti di queste case editrici?

In questo caso,  siamo ben oltre l’insegnamento di impostazione eurocentrica: queste versioni di storia e di geografia avallano una narrazione neocolonialista. In aggiunta non si tiene conto della presenza nelle nostre classi della componente di studenti di contesti migratori provenienti dall’area arabo-islamica, ben coscienti e consapevoli che Gerusalemme non è affatto la capitale israeliana.

Come reagisce un docente alla domanda di uno studente di famiglia immigrata palestinese se gli chiede la fonte di questa notizia? Non mi soffermo sul linguaggio con cui molti di questi libri descrivono i due paesi, Palestina e Israele, e le cause del conflitto, perché ci vorrebbe un articolo a parte. Mi limito a segnalare che in alcuni testi i Territori palestinesi occupati da Israele sono diventati territori “contesi”, come se l’occupazione, dichiarata illegale da varie Risoluzioni ONU, fosse una questione di semplice contesa. Per altri testi su cui studiano gli studenti in Italia, i Territori occupati sono addirittura già annessi da Israele.

Si può anche essere indifferenti al conflitto, ma resta il fatto che un docente ha la responsabilità di scegliere testi scolastici i cui contenuti garantiscano un sapere libero dai ricatti della politica e che si attengano alla situazione reale e tangibile in fatto di dati e informazioni storiche e geografiche.

Nel mondo della scuola, siamo già in moltissimi docenti ad aver notato che, da anni, l’editoria scolastica italiana riporta un dato che non corrisponde a realtà, negando ciò che anche questo governo ha ribadito:

Gerusalemme non è la capitale d’Israele.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

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Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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