Basta con distruzione della natura e dell’ambiente
Basta con le produzioni legate al ciclo del fossile
Aderiamo alle mobilitazioni indette da Friday for Future e dagli studenti per il 23 settembre
Le più importanti riviste scientifiche hanno calcolato che ormai sarà impossibile rispettare gli accordi di Parigi e che servirebbero nuove stringenti negoziazioni internazionali per fermare la corsa verso l’autodistruzione ambientale e sociale. L’Italia è il Paese con la più alta biodiversità d’Europa, ma anche quello tra i più esposti ai cambiamenti climatici. Se vogliamo prendere sul serio i dati scientifici, dobbiamo dire che l’Italia assisterà alla regressione progressiva dei ghiacciai alpini, a prolungate siccità interrotte da violente precipitazioni, fenomeni atmosferici estremi, alla tropicalizzazione del clima, alla desertificazione del sud, all’innalzamento dei mari, agli incendi, all’aggravamento del dissesto idrogeologico, alla migrazione di piante e animali, all’arrivo di altri processi pandemici. Tutto ciò implica che dovremo affrontare costi economici e pubblici molto alti. A cui le fasce sociali più deboli e povere sono maggiormente esposte. Non è una calamità: è la normalità del futuro che si prospetta. Le soluzioni tecnologiche miracolose [i rigassificatori, il nucleare di 4^generazione], per sfuggire alle guerre o alle virate dei mercati per cambiamenti negli equilibri della geopolitica, non esistono e ci bloccano dentro questa china distruttiva dell’umanità, dentro questo modello di sviluppo, sebbene le tecnologie per la transizione ecologica esistono già, sono a portata di mano e costano anche meno. Implicano una scelta politica ed economica di fondo: bisogna cambiare il modo di produzione, di consumo, di sviluppo, di trasporto, di commercio, azzerando le emissioni, cambiando le colture agricole. Non sarà una passeggiata. Ma non possiamo stare alla finestra a guardare ed aspettare.Il 23 settembre 2022 aderiamo allo sciopero indetto per la scuola da FLC-CGIL. È già tardi. Ora, adesso, è il nostro tempo.
Cobas della Scuola del VenetoAttached documents
Centro studi per la Scuola Pubblica
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.