Chiamata diretta, un flop annunciato
di Lucio Ficara, da La Tecnica della scuola
La chiamata diretta per l’anno scolastico 2017/2018 pare avere ceduto il passo all’assegnazione d’ufficio delle scuole per i titolari su ambito.
I motivi principali di questo flop annunciato sono le modifiche fatte, tramite il contratto per il passaggio da ambito a scuola dell’11 aprile 2017, della chiamata diretta e il periodo di ferragosto in cui sono previsti gli incarichi triennali da ambito a scuola.
Bisogna ricordare che a seguito dell’ operazione dell’assegnazione d’ufficio delle scuole per chi fruisce di precedenza, ed anche a seguito degli esiti della mobilità, i dirigenti scolastici avrebbero dovuto aggiornare le disponibilià dichiarate negli avvisi già pubblicati nei 10 giorni antecedenti la pubblicazione dei movimenti nei diversi gradi del primo ciclo ed in quelli da pubblicare entro l’8 luglio per la scuola secondaria di secondo grado.
I dirigenti scolastici in giugno, dopo la chiusura dell’anno scolastico, avrebbero dovuto convocare i collegi per individuare fino a 6 criteri, tra quelli allegati al contratto, per la chiamata diretta.
Tutte queste operazioni non sempre sono state attuate e hanno creato delle barriere all’esecuzione della chiamata diretta. Anche molti dirigenti hanno deciso di rinunciare alla chiamata dei docenti da ambito, facendo procedere gli uffici scolastici.
Peccato che Lucio Ficara, di solito attento alle motivazioni sociali che inducono tallune scelte dirigenziali ed opzioni ministeriali, non faccia menzione alle molte scuole dove la scelta dei criteri è stata bocciata, contrastata o anche non esperita. Indiscrezioni confederali – UIL – riferiscano di oltre 500 istituti scolastici negligenti.
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