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La nostra Guantanamo è in Albania

da | 9 Nov 2023 | Discussione, Webpress

di Beppi Zambon

Per il governo Meloni Guantanamo è in Albania.

………    Quando mai uno staff di sottosegretari, esperti di diritto internazionale, funzionari può lavorare ad un inedito concordato tra Stati, al di fuori dell’UE, senza che Ministro degli Esteri, dell’Interno e Infrastrutture non né abbiano contezza?!!
Piuttosto, quello che ci viene da dire è: ma dove stavano le ‘opposizioni’ che ora si indignano per tale ‘porcheria’!!! Sono, pure loro dentro la torta? Forse sperano in un passo falso governativo che provochi un qualche inciampo?
Sono solo passaggi funzionali e utili ad una informazione urlata, per salire di 1 punto per un mese nei nei sondaggi, per qualche copia venduta o like in più.
Certo è che la questione migranti, con il notevole incremento degli arrivi e sbarchi determinatosi quest’anno, ha creato affanno al Governo che su questo tema, il contenimento e il respingimento dei migranti, aveva improntato buona parte della sua propaganda elettorale e del suo favorevole riscontro d’immagine. Nonostante i viaggi a Bruxelles, le stoccate con Macron, i brindisi con il cancelliere Scholz il fenomeno è stato scaricato sul Governo italiano, che sconta, oltre che la posizione geografica, una politica assai improvvida e altalenante sul fenomeno epocale delle migrazioni, tanto più a fronte dell’incancrenirsi delle guerre in corso, dell’impoverimento esponenziale, delle crisi climatiche in Africa e nel vicino Oriente.
Certo non è solo colpa del governo Meloni: ha ereditato scelte politiche sbagliate – anche dal punto di vista capitalistico – almeno trentennali; politiche migratorie che sono state improntate solo da un criterio emergenziale e di contenimento, senza una prospettiva inclusiva e accogliente di lungo periodo. Questo aspetto politico ci viene rinfacciato dall’UE: proprio per questo tutti Paesi, che siano del gruppo di Visegrad o meno, lesinano risorse economiche e/o corridoi di accoglienza per ‘alleggerire’ l’onda migratoria che si infrange sull’Italia.   ……

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Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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