Inizio 5 Cobas Scuola 5 sabato 8 marzo 2025

sabato 8 marzo 2025

da | 1 Mar 2025 | Cobas Scuola, Cobas scuola di Padova, Primo piano, Proposte

di Cobas Scuola del Veneto

I Cobas Scuola del Veneto invitano tutto il personale della scuola ad aderire allo sciopero indetto nella giornata internazionale della donna
sabato 8 marzo 2025.

Veniamo da un anni difficili in cui il Ministero ha scoperto le carte anche sulla scuola: l’accelerazione dei processi di aziendalizzazione e privatizzazione, la riforma degli ITeP, l’imposizione del modello 4+2 alle superiori, l’entrata delle aziende nella co-progettazione didattica e nella formazione per un redivivo “avviamento professionale”, rinvigorito da un attualissimo “addestramento alle competenze flessibili” idoneo alla società del precariato diffuso. Inserendo anche il comparto istruzione nel quadro della determinazione dei livelli essenziali di prestazione (LEP) nel quadro della ‘rivisitabile’ Autonomia Regionale, secondo le indicazioni della Corte Costituzionale, si creano le premesse per l’implosione e la frammentazione della “Scuola della Costituzione”.

La professione insegnante e gli altri profili del lavoro scolastico continuano ad essere fortemente femminilizzati, quasi l’insegnamento fosse un lavoro di cura.

Come per tutt* il ruolo di genitore e il lavoro a scuola sono sempre più difficili da sostenere, vista la carenza di asili nido e di servizi territoriali, il costante aumento del costo della vita e il sostanziale blocco di salari e stipendi: le RISORSE ci sono ma vengano utilizzate per creare insegnanti di serie A-B-C-D (vedi tutor/orientatore).

La retorica della donna, madre, italiana e cattolica ha forse ispirato nuove crociate “pro-vita”, ma non ha riscontri concreti sulle condizioni socio-economiche di migliaia di insegnanti e lavorator* della scuola.

Nonostante lo stillicidio di violenze di genere, di “educazione sessuale”, si continua a blaterare senza approdare ad un organico e fattivo progetto applicato in tutti i gradi dell’istruzione scolastica. Come se non bastasse col DDL1660, il decreto detto “SICUREZZA” si criminalizzano forme di LOTTA come “i picchetti, i blocchi stradali, la resistenza passiva” dei lavoratori, delle donne, dei giovani, degli studenti che si mobilitano in difesa dei loro – e di tutt3 – diritti.

SCIOPERIAMO l’8 MARZO e PARTECIPIAMO al corteo, promosso da “Non Una di Meno” con partenza alle 9.30 da Piazzale FFSS a Padova e nelle altre piazze del Veneto.


Contro
:

– Femminicidi, stupri, violenze di ogni tipo;

– Ogni forma di discriminazione dentro e fuori le mura domestiche e scolastiche;

– La femminilizzazione della professione insegnante come sinonimo di segregazione salariale;

– La violenza della scuola del merito e dell’umiliazione;

– Il ddl 1660 “Sicurezza” e tutte le “zone rosse”
– Tutte le guerre.

Per:

La valorizzazione economica del lavoro di cura;

– Il riconoscimento della professionalità di insegnanti e lavorator* della scuola attraverso salario “europeo”, progressione di anzianità e una pensione dignitosa;

– Le “classi arcobaleno” come spazi inclusivi, sicuri e di supporto all’interno delle scuole;

– Il ripristino dei consultori, degli ambulatori medici, di un servizio di supporto psicologico continuativo con personale socio-sanitario all’interno degli istituti scolastici, dei mediatori linguistici;

– La programmazione di interventi realizzati con la compartecipazione di tutte le componenti scolastiche che affrontino i temi dell’educazione alla pace, ai generi plurali, al consenso e alle differenze.

– Una scuola che sia davvero aperta e inclusiva, che tenga conto delle condizioni materiali e di esistenza delle persone che la vivono, che combatta sessismo e discriminazioni.

– Il cessate il fuoco immediato, il ritiro degli eserciti occupanti e l’autodeterminazione dei popoli.

qui il volantino

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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