Inizio 5 Cobas Scuola 5 Alessandro Palmi è morto.

Alessandro Palmi è morto.

da | 23 Nov 2024 | Cobas Scuola, Primo piano

Viva Alessandro!
Riportiamo in calce il comunicato dei Cobas Scuola di Bologna, unendoci al loro dolore.
Ciao Ale, che la terra ti sia lieve.
I compagni e le compagne dei Cobas Scuola di Padova e del Veneto

“Oggi ci ha lasciato il nostro compagno Alessandro Palmi.

È molto difficile esprimere in poche righe il nostro dolore. Sono stati anni bellissimi di condivisione, di vita e di lotte vissute insieme. Chiunque abbia frequentato la sede di via San Carlo farà fatica a non immaginarlo mentre si occupa di più cose contemporaneamente, lucido e ironico e pronto a gettarsi sempre in nuove iniziative.
Sabato 23 novembre dalle 11 alle 13 sarà aperta la camera ardente dell’ospedale Sant’Orsola. Dalle 14 alle 16, al Pantheon della Certosa di Bologna, saluteremo Sandro insieme.

Cobas Bologna”


 
Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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