ANTI FASCISTI SEMPRE.
Sabato 15 febbraio, in Prato della Valle a Padova, durante l’abituale mercato, un gruppo di antifascisti ha ribaltato il tavolo dove si raccoglievano le firme per il rimpatrio forzato di tutti i migranti e ha disperso con forza il manipolo di Casa Pound che lo gestiva volantinando, sotto gli occhi vigili della Questura.
Da questo momento in poi si è scatenata la caccia all’uomo, col fermo di 22 persone, con le ‘volanti’ della Questura che sciamavano per tutta la città, pattugliando i presenti punti caldi, monitorando tutti gli assembramenti. In via Ticino, il CSO Pedro è stato presidiato dai blindati della Celere. In tarda serata, tutt3 le 22 persone sono stat3 rilasciat3 con pesanti provvedimenti: 3 arresti con libertà provvisoria, 19 denunce e l’applicazione di12 fogli di via da Padova (daspo) per 4 anni.
Provvedimenti pesantissimi, fuori misura, assolutamente immotivati. Figli del tempo che stiamo vivendo.
Le destre politiche hanno subito lanciato alti lai contro il permissivismo della Giunta comunale; il PD non ha perso l’occasione per dissociarsi dai ‘violenti’. Nessuna novità di rilievo, dunque, ne dai fiancheggiatori dei neofascisti ne dagli antifascisti alla carta.
Quello che ci indigna come antifascisti e dovrebbe far riflettere anche i benpensanti è il ‘peccato originario’ che sta alla base dell’accaduto: come è possibile che sia permessa una raccolta di firme, una petizione, un volantinaggio, una propaganda politica che incita all’odio razziale, alla deportazione dei migranti così come viene effettuato nel banchetto di Casa Pound e da tutti i loro sodali?!!!
La nostra Costituzione antifascista vale ancora qualcosa o viene considerata anch’essa alla stregua dei trattati europei ed internazionali come carta straccia?!!!
Con quanta superficialità di comodo da parte di Comuni, Questure, Prefetture vengono concessi spazi di agibilità e di propaganda a questi neofascisti, neonazisti, razzisti dichiarati?!!!
Cobas della Scuola del Veneto
16 febbraio 2025
Co.bas. Scuola
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