C’è un filo nero che lega tutti questi provvedimenti, decreti, leggi securitarie: i nuovi governanti sono partiti dai “rave” (e molti hanno sghignazzato per la piccineria); poi ecco il decreto “Cutro” (e qui si è elevata l’indignazione – anche di molti sepolcri imbiancati – ma è durata quanto una fiammata); poi provvedimenti i ‘daspo’ a iosa per le ‘curve’ e le risse di quartiere; poi gli annunci di stretta nelle scuole e nella sanità a fronte di episodi sparati in prima pagina e in prima serata; poi le linee guida “Dio, Patria e Famiglia”; poi il il ddl 1660 sulle “misure di sicurezza” sociale, poi il ‘voto in condotta’, poi ….
Insomma l’insieme delle norme volute dal governo è il progetto di un diritto penale autoritario e illiberale che trasforma in criminali e nemici alcune precise figure sociali non omologate.
E’ il disegno di una società disciplinata con la forza del comando statuale che si invera nella sua normativa, siamo ad un passaggio assai delicato e critico a cui non ci si può sottrarre voltandosi dall’altra parte e fingendo di non vedere. E’ opprtuno che la risposta sociale sia la più ampia, diffusa, diversificata possibile: ciascuno degli attori sociali ne assuma una propria declinaziaone, possibilmente unitaria.
E’ utile e necessario per tutt3. G.Z.
- Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà bocciati
- Per quanto riguarda le superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica
- Per il diploma delle superiori (maturità), si avrà il punteggio più alto solo se il voto in condotta è pari o superiore a 9
La Camera ha dato il via libera all’ultimo tassello (finora) dallo stravolgimento della scuola pubblica in senso securitario operata dalla destra: la riforma del voto in condotta e della valutazione alla Primaria.
Il ministro all’Istruzione (e merito) Giuseppe Valditara ha disegnato il provvedimento ufficialmente per contrastare il bullismo al fine di creare una scuola che dia “valore educativo dell’umiliazione” (come da sua nota dichiarazione) ma il vero obiettivo è reprimere ogni iniziativa politica o civile degli studenti.
La riforma prevede il ritorno del voto di condotta in pagella, già dalle scuole medie, sarà riferito a tutto l’anno scolastico e valutato ai fini della Maturità.
Il nuovo sistema di valutazione prevede che gli studenti con un voto inferiore a sei in condotta siano automaticamente bocciati. Un voto di sei richiederà un compito critico in educazione civica, mentre chi non supera il punteggio di otto perderà fino a tre punti di credito scolastico, influenzando il voto di maturità.
E’ stato anche introdotto il ritorno dei giudizi sintetici alla primaria, eliminato solo due anni fa, tra le critiche di pedagogisti e esperti.
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