I Cobas Scuola hanno partecipato da sempre alle iniziative di lotta, di mobilitazione, di intervento che sono state prodotte dai precari della scuola, cercando di mitigare gli specifici interessi e di promuovere delle rivendicazioni unitarie. Una impresa di Sisifo: molte volte il movimento dei precari, le loro rivendicazioni si sono sfarinate senza riuscire a portare a casa gli obiettivi che avevano promosso.
Pensiamo – solo per fare un esempio – al più che giusto obiettivo di ottenere una stabilizzazione dopo 3 anni di servizio. Obiettivo che ha trovato approvazione anche in una sentenza della Corte di Giustizia Europea ma che non ha ottenuto applicazione da parte di tutti i Governi che si sono succeduti in questi ultimi 10 anni. Il muro di gomma alzato dai tutti i Governi trova, purtroppo, motivazione di ordine economico e sociale.
Su ogni precario lo Stato risparmia tra i 5ooo e i 7ooo €, senza dimenticare il dominio/controlo su di una massa enorme di lavoro intelletuale. Certo a questi motivi se ne aggiungono altri, sicuramente importanti, che attengono al progetto europeo di privatizzazione e aziendalizzazione della scuola pubblica, che importano l’imposizione di una dicattica funzionalista, specialistica e acritica.
Contiamo che questo processo trasversale trovi una stagione di rivendicazioni e lotta che inceppi il meccanismo perverso che ha ridotto in sciavitù (moderna) una quantità enorme di ‘colleghi e lavoratori’ con cui beviamo il caffè alla “macchinetta”.
Qui di seguito una piattaforma di mobilitazione del “movmento ESP” che da ultimo è riuscito a bucare il velo dell’invisibilità. G.Z.
“Basta Lucrare sulla Formazione dei Docenti!”
Il Movimento Docenti Scuola ESP denuncia con forza quella che definisce una “deriva speculativa” che ha investito il mondo della scuola negli ultimi anni. Secondo il Movimento, la riforma promossa dal precedente Ministro dell’Istruzione Bianchi, in linea con direttive europee, ha imposto percorsi di formazione obbligatori e costosi, spesso privi di reale valore formativo. Questo sistema avrebbe trasformato i docenti in “bancomat” per enti di formazione, sia pubblici che privati, compromettendo la dignità professionale degli insegnanti.
Divisi non si Vince!
Una critica particolarmente dura è rivolta alle sigle sindacali, accusate di aver avallato queste logiche di mercato, invece di difendere i diritti dei docenti. “Il valore dei docenti non può dipendere dal costo di corsi di formazione creati solo per fare profitto”, afferma il Movimento. Da qui la nascita del Movimento Docenti Scuola ESP, per unire le forze e contrastare questa tendenza.
Serve una Scuola Diversa!
Il Movimento ha delineato una serie di proposte concrete per una scuola diversa e migliore:
- Revisione dell’ordinanza sui corsi abilitanti: Questi corsi devono essere gratuiti, accessibili a tutti e in grado di valorizzare l’esperienza pregressa dei docenti. I vincitori di concorso non dovrebbero essere obbligati a frequentarli, e i 24 CFU già acquisiti dovrebbero essere riconosciuti, integrando i futuri corsi nei percorsi di laurea.
- Graduatorie di merito con scorrimento annuale: Tutti i concorsi devono essere abilitanti e gli idonei devono ottenere un incarico.
- Creazione di una cabina di regia stabile per la scuola: Una struttura permanente che supporti le attività istituzionali sotto la responsabilità del Governo Nazionale.
- Retribuzione adeguata: Gli insegnanti devono poter vivere dignitosamente del proprio lavoro.
- Revisione del sistema di assegnazione delle cattedre da GPS: Basato su criteri di equità e coerenza.
Un Movimento per il Futuro della Scuola
Il Movimento Docenti Scuola ESP sta crescendo rapidamente, segno che le problematiche sollevate sono sentite da un’ampia fetta della popolazione. La scuola italiana, sostengono i membri del Movimento, non può più essere terreno di speculazione. È urgente una riforma che metta al centro i docenti, riconoscendo il loro ruolo fondamentale nella formazione delle nuove generazioni e garantendo loro dignità professionale e condizioni di lavoro adeguate.
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: [email protected]
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.