Come sapete il precariato è storicamente radicato nel sistema scolastico, anzi nelle sue varianti peggiori ha anticipato la chiamata al servizio alla bisogna (just in time): la Pubblica Istruzione usa da 25 anni la metodologia attuale del lavoro nei settori privati. Una indecenza a cui non siamo stati capaci di opporci, stanti le palesi complicità della governance del Paese. Pensiamo solo alla pronuncia della Corte di Giustizia Europea che, 10 anni fa, ha condannato l’Italia per il precariato senza fine, indicando come dopo 3 anni, debba essere assunto stabilmente. Niente di tutto ciò.
Il precariato nella scuola negli ultimi anni ha rappresentato tra il 25 e il 30% del personale occupato, parliamo di una cifra oscillante tra le 250 e le 300ooo persone. Questo andazzo non è cambiato e non sembra cambiare, nonostante le belle parole spese da troppi, neppure quest’anno, complice un sistema di assunzione (reclutamento) faragginoso e lunghissimo: se va benissimo, dentro la scuola, si è stabilizzati dopo i 30 anni, 5 dopo la media europea. G.Z.
Qui una tabella afferente al SOSTEGNO 2024/25 nel Veneto:
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: [email protected]
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.
