Inizio 5 Cobas Scuola 5 8 MARZO, sciopero anch’io

8 MARZO, sciopero anch’io

da | 2 Mar 2024 | Cobas Scuola, Primo piano

di Cobas Scuola del Veneto

I Cobas Scuola di Padova e del Veneto invitano tutto il personale della scuola ad aderire allo sciopero indetto nella giornata internazionale della donna
venerdì 8 marzo 2024.

Veniamo da un anno difficile in cui il Ministero ha scoperto le carte anche sulla scuola: l’accelerazione dei processi di aziendalizzazione e privatizzazione, la riforma degli ITP, l’imposizione del modello 4+2 alle superiori, l’entrata delle aziende nella co-progettazione didattica e nella formazione per un redivivo “avviamento professionale”, rinvigorito da un attualissimo “addestramento alle competenze flessibili” idoneo alla società del precariato diffuso.

Inserendo anche il comparto istruzione nel quadro della determinazione dei livelli essenziali di prestazione (LEP) si creano le premesse per l’implosione e la frammentazione della “Scuola della Costituzione”.

La professione insegnante e gli altri profili del lavoro scolastico continuano ad essere fortemente femminilizzati, quasi l’insegnamento fosse un lavoro di cura.

Come per tutt* il ruolo di genitore e il lavoro a scuola sono sempre più difficili da sostenere, vista la carenza di asili nido e di servizi territoriali e il costante aumento del costo della vita.

Abbiamo avuto un nuovo contratto con aumenti salariali impercettibili, salvo il bonus natalizio (esclusi i ruoli “apicali”).

La retorica della donna, madre, italiana e cattolica ha forse ispirato nuove crociate “pro-vita”, ma non ha riscontri concreti sulle condizioni socio-economiche di migliaia di insegnanti e lavorator* della scuola.

Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin è seguito un tentativo maldestro di “educazione sessuale”, poi diventata “alle relazioni”, sempre rigorosamente facoltativa e in orario pomeridiano, per approdare al nulla di fatto. Infine aumenta – vedi Pisa, Firenze, Roma – l’escalation repressiva su occupazioni e cortei studenteschi nel paternalistico leit motiv della colpevolizzazione e criminalizzazione dei giovani, per inibire ogni tentativo di alleanze e di comprensione delle ragioni legittime di protesta.

Facciamoci sentire: diamo la nostra adesione e partecipiamo alla manifestazione promossa da Non Una di Meno con concentramento alle 9.30 in Piazza Garibaldi a Padova e nelle altre piazze del Veneto.


Contro
:

– Femminicidi, stupri, violenze di ogni tipo;

– Ogni forma di discriminazione dentro e fuori le mura domestiche e scolastiche;

– La femminilizzazione della professione insegnante come sinonimo di segregazione salariale;

– La violenza della scuola del merito e dell’umiliazione;

– Le misure repressive nei confronti di student* e occupazioni
– Tutte le guerre.

Per:

La valorizzazione economica del lavoro di cura;

– Il riconoscimento della professionalità di insegnanti e lavorator* della scuola attraverso salario “europeo”, progressione di anzianità e una pensione dignitosa;

– Le “classi arcobaleno” come spazi inclusivi, sicuri e di supporto all’interno delle scuole;

– Il ripristino dei consultori, degli ambulatori medici, di un servizio di supporto psicologico continuativo con personale socio-sanitario all’interno degli istituti scolastici, dei mediatori linguistici;

– La programmazione di interventi realizzati con la compartecipazione di tutte le componenti scolastiche che affrontino i temi dell’educazione alla pace, ai generi plurali, al consenso e alle differenze.

– Una scuola che sia davvero aperta e inclusiva, che tenga conto delle condizioni materiali e di esistenza delle persone che la vivono, che combatta sessismo e discriminazioni.

– Il cessate il fuoco immediato, il ritiro degli eserciti occupanti e l’autodeterminazione dei popoli.

qui il volantino:
volantino 8 marzo 2024

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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