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OPZIONE DI MINORANZA

da | 12 Feb 2024 | Autodifesa, Cobas Scuola, Proposte

di Cobas Scuola di Palermo*

Finiti gli scrutini del 1° quadrimestre i dirigenti scolastici stanno portando nei Collegi docenti l’approvazione delle attività di formazione che discendono dal d.m. n. 66/2023.

In pratica si tratta del percorso di formazione docenti per l’utilizzo di tutto il materiale digitale acquistato.

Abbiamo preparato un testo di mozione [se approvata dalla maggioranza del Collegio], ma che può diventare una “opzione di minoranza” nel caso in cui non fosse approvata, per aiutare coloro che ritenessero non utile, se non addirittura dannoso, uniformarsi a quel “tecno-ottimismo” che pare aver invaso le nostre Scuole.

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MOZIONE/OPZIONE METODOLOGICA DI GRUPPO MINORITARIO d.m. n. 66/2023

I/Le sottoscritt docenti dell’Istituto ………………. in merito al punto n°…. dell’OdG del Collegio Docenti convocato in data ………….., fanno presente quanto segue:

– considerato che nessun percorso di formazione può ritenersi efficace se non parte da un bisogno riconosciuto e condiviso dal soggetto interessato, e che – come riconosce l’art. 33 della Costituzione della Repubblica Italiana – la complessità del lavoro di insegnamento non consente una riduzione del pluralismo di giudizi quale risulterebbe dall’obbligo ad uniformarsi a scelte di una qualsivoglia maggioranza collegiale;

– considerato che l’art. 65, comma 1, del CCNL 2007, tuttora vigente, prevede esplicitamente ferma restando la possibilità dell’autoaggiornamento.”;

– considerato che la l. n. 107/2015 non definisce alcun tetto di ore per l’obbligo di formazione, né il d.m. n. 66/2023 affronta questo aspetto;

– vista la Nota MIUR prot. 2915 del 15.9.2016 – Prime indicazioni per la progettazione delle attività di formazione destinate al personale scolastico, che afferma “Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano Triennale dell’Offerta formativa, in coerenza con le scelte del Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico. L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano.”;

– preso atto che nel Piano Nazionale della Formazione [allegato al d.m. n. 797/2016] non vengono specificate le modalità di attuazione in termini di quantificazione temporale delle unità di formazione, anzi viene ribadito che “L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano.”;

– visto l’art. 2 del CCNI sulla Formazione 19.11.2019 che prevede: “Nelle scuole il personale esercita il diritto alla formazione in servizio anche nella forma dell’aggiornamento individuale, in coerenza col Piano di Formazione di Istituto. Il Piano di formazione d’istituto può comprendere quindi anche iniziative di autoformazione […]

– visto il punto 3. della Nota MIM prot. n. 50635 del 22.12.2022 – Formazione dei docenti in servizio, che afferma “il Piano di formazione d’Istituto potrà comprendere anche iniziative di auto-formazione […];

RITENUTO INOLTRE CHE

– la didattica digitale viene da anni fortemente sponsorizzata dai vari ministeri e presentata come una metodologia in grado di operare positivamente un netto miglioramento dell’azione didattica;

– tale positività è stata, fin da subito, presentata al mondo della scuola come indiscutibile, non essendo stato aperto nessun confronto con il mondo reale della scuola;

– al contrario, molte voci di pedagogisti si sono alzate in questi anni per tentare di aprire una discussione critica in merito e avanzando dubbi sulla ricaduta positiva negli apprendimenti, confermati da ricerche sul campo [Ranieri, Gui e Salmieri] e perfino dai rapporti OCSE;

– tale metodologia, di origine anglosassone, è stata messa recentemente in dubbio da alcuni paesi europei proprio per l’arretramento riscontrato negli apprendimenti;

– mentre i formatori saranno ovviamente retribuiti per il loro operato con 122€/h [il MIM ha previsto una spesa di ben 450mln di euro], al contrario ancora una volta il Ministero spinge i docenti a svolgere attività a titolo completamente gratuito;

DICHIARANO

che, avvalendosi dell’opzione metodologica di gruppo minoritario ai sensi della Legge n. 107/2015, art. 1, comma 14 (che modifica l’art. 3 del d.P.R. n. 275/1999), adempiranno al previsto obbligo di formazione in autonomia, riservandosi di utilizzare la possibilità dell’autoaggiornamento o di partecipare ad attività formative organizzate da enti o associazioni riconosciuti dal Ministero, in alternativa a qualsiasi ipotesi di aggiornamento obbligatorio deliberato dal Collegio Docenti.

Si richiede inoltre che, ai sensi della normativa di cui sopra, il presente documento sia inserito nel verbale della presente riunione e diventi parte integrante del PTOF.

qui i cobas scuola di Palermo

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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