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PRESIDE al MERITO

da | 17 Gen 2023 | Cesp, Discussione, Materiali, Primo piano

 

“Quanti punti qualità hai ottenuto questo quadrimestre, quest’anno?” Retour ligne automatique

“30!!”Retour ligne automatique

“diobono, quanto ti sei arruffianato il preside?!!” …Retour ligne automatique

Questi potrebbero essere frammenti di ’chiacchere’ tra docenti in sala insegnanti o alla mcchina del caffè, posto che il Governo e il ministro Valditara si sentono in sintonia con quanto in vigore in Ungheria, ma non solo. L’attuale situazione ungherese ci ricorda e riapre vecchie e nuove ferite del nostro sistema d’Istruzione, che da Berlinguer alla buona scuola di Renzi ha tentato, con scarsi risultati, di dividere i docenti in bravi e meno bravi. Ora, è normale che ci siano professori migliori di altri, così come è normale che ci siano medici o ingegneri migliori di altri. Ma non è, certamente, stilando una classifica che la questione può essere risolta.
G.Z.

PRESIDE AL MERITO

di AA.VV.

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Già il fatto che non esista un Ministero dell’Istruzione e che questo dipenda dal Ministero degli Interni è, di per sé, un fatto vagamente inquietante. Ma se a ciò si aggiunge che in Ungheria gli stipendi degli insegnanti si aggirano intorno ai mille euro al mese e che – notizia di questi giorni – il suddetto Ministero provvederà a stilare una classifica dei docenti, il quadro si incupisce. È quanto pubblica il Courrier International, sottolineando il fatto che già da mesi i docenti ungheresi si sono mobilitati non solo per ottenere stipendi più alti, ma anche per richiedere il ripristino del diritto di sciopero e una maggiore libertà d’insegnamento.

Secondo l’autorevole testata, l’ultimo provvedimento del Governo sarebbe proprio quello di instaurare un sistema di valutazione con lo scopo di premiare i docenti più meritevoli, penalizzando gli altri. Con l’obiettivo di innalzare la qualità dell’istruzione, i tecnici del Ministero hanno ideato una classifica a punti basata su una decina di criteri quali la motivazione, l’etica, la qualità pedagogica del lavoro, la valutazione regolare degli alunni. Il tutto affidato ai dirigenti scolastici che avrebbero cento punti a disposizione per ogni insegnante.

qui l’artico della TdS

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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