COMUNICATO STAMPA
NESSUNA ISTITUZIONE PU0’ IMPEDIRE IL DISSENSO.
NESSUN TIPO DI RICATTO PUO’ IMPEDIRE LA LIBERA ESPRESSIONE DELLA CRITICA
Trieste 17 aprile 2019
Per l’ennesima volta è sotto attacco un insegnante, che da libero cittadino ha voluto esprimere, nei modi che riteneva più opportuni, la critica al film “Red land”, – di cui veniva proiettata la visione per alcune scuole cittadine [ndr] – di cui ormai sono da tempo note la strumentalizzazione ideologica e lo scarso valore artistico e storico.
Ma oramai sappiamo bene che la libertà di pensiero e l’espressione di critica in questo paese sono a fatica tollerate. Se poi oltre ad essere cittadini si è anche insegnanti, pare che il diritto a dissentire dal pensiero unico e dalle narrazioni pseudostoriche imposte dalle istituzioni, sia quasi un atto sovversivo, che richiede l’intervento del Dirigente scolastico, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Magistratura e di chi si fa censore e pretende di zittire le voci critiche, appellandosi a inesistenti obblighi del docente al di fuori del suo orario di lavoro.
Inoltre, come abbiamo già visto per i casi delle insegnanti di Torino e Padova, se si lavora a scuola e ci si oppone al dilagante fascismo e razzismo, rivendicando l’antifascismo, su cui è fondata la Repubblica italiana, la gogna pubblica è pronta a partire e a schizzare il suo fango.
La storia merita rispetto, come ha dichiarato qualcuno, pensando di mettere a tacere le voci di coloro che si stanno opponendo ad una manipolazione storica dilagante che mai aveva raggiunto livelli di tale protervia nel nostro paese. E quel film poco ha a che fare con il rispetto verso la conoscenza storica delle drammatiche vicende del confine orientale, dove per più di vent’anni il fascismo nazionalista e razzista ha deliberatamente fomentato l’odio verso il diverso e si è reso responsabile di persecuzioni, occupazioni, torture, deportazioni e stragi.
Come lavoratrici e lavoratori della scuola, non cediamo al ricatto del silenzio imposto. Siamo cittadine e cittadini libere/i di esprimere il nostro dissenso nei modi che riteniamo più adeguati. Come COBAS Scuola Trieste esprimiamo massima solidarietà al cittadino e al docente ora sotto attacco da parte delle istituzioni e sui social media, e siamo disponibili, se lo riterrà opportuno, a dargli il nostro sostegno sindacale.
COBAS SCUOLA TRIESTE
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: [email protected]
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.