MEDITATE GENTE, MEDITATE
Il Disegno di Legge del governo Lega-5Stelle sull’Autonomia differenziata porta a disastroso compimento la riforma costituzionale del Titolo V del 2001 e intende dare alle Regioni la competenza esclusiva su diverse materie, tra cui l’Istruzione, oltre alla Sanità e Ambiente. Quest’ultima verrebbe organizzata in base alle disponibilità economiche territoriali, con uno Stato che abdicherebbe alla propria funzione istituzionale, acuendo il divario economico e sociale tra Nord e Sud, tra regioni ricche e povere, emarginando i più vulnerabili e indifesi. Sottolineiamo come questa prospettiva – voluta con la massima forza dalla Lega (che vuole l’autonomia finanziaria ed economica regionale come surrogato del vecchio separatismo) e subita passivamente dai 5 Stelle – comporterebbe un irrimediabile e definitivo dislivello tra due parti dell’Italia, rischiando di abbandonare alla deriva le Regioni con maggiori difficoltà e bisogni, istituendo 20 tipologie di scuole differenti a partire dai programmi e dal reclutamento di docenti e ATA, creando divaricazioni stipendiali tra lavoratrici/ori, con gravissime conseguenze anche sull’inquadramento giuridico e posizioni rispetto al contratto nazionale. La scuola italiana è un “organo costituzionale” ovvero un bene comune di tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione in cui si vive e dalle diverse condizioni personali e sociali. Le regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna hanno chiesto, a questo governo, completa autonomia in alcuni settori, il Veneto ben 23 fra cui quello scolastico. Ecco 11 buone ragioni per dire NO, partecipare alle assemblee sindacali e scioperare il 17 maggio 2019:- 1) frantumare il sistema educativo nazionale;
- 2) distruggere il principio costituzionale di uguaglianza;
- 3) diversificare l’accessibilità e l’organizzazione della scuola;
- 4) preparare la disgregazione culturale e sociale del Paese;
- 5) cancellare il contratto nazionale di lavoro dei dipendenti;
- 6) rendere impossibile una programmazione infrastrutturale nel Paese;
- 7) considerare i diritti come privilegi da concedere a seconda del reddito;
- 8) realizzare una forma di privatizzazione di un bene comune fondamentale;
- 9) subordinare le opportunità culturali di una regione alle sue capacità economiche;
- 10) finanziare ulteriormente, soprattutto nel Veneto, scuole private a scapito di quelle della Repubblica;
- 11) generare scuole ricche e scuole povere, scuole affollate e scuole deserte, scuole di serie A e scuole di serie Z, scuole “scuole” e scuole “non più scuole”.
MEDITATE GENTE, MEDITATE, E POI SCIOPERIAMO IL 17 MAGGIO 2019
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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.