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Alcune considerazioni sul decreto CONCRETEZZA

da | 25 Set 2018 | Cobas scuola di Padova

L’impegno del Governo del Cambiamento era di ridare dignità sociale ed economica ai dipendenti pubblici … i risultati sono questo decreto che mette all’indice tutti i suoi operatori [dalla Sanità alla Scuola, passando per Ministeri ed Enti Locali]. Siamo trattati da fanulloni, imbroglioni e nullafacenti, tutti da disciplinare e da tenere strettamente sotto controllo. Come esperienze sindacali di base del Veneto abbiamo sentito l’urgenza di rompere il silenzio attorno a questa ‘operazione propagandistica’ del ministro Bongiorno e dare un segnale di lavoro sindacale unitario proprio quando, ancora una volta, troppe esperienze sindacali di base si accapigliano tra loro o indicono ‘scioperi generali’ rituali a ripetizione.

Alcune considerazioni sul decreto CONCRETEZZA

Se il BUONGIORNO si vede dal mattino…..

-360.jpg Per la Ministra Buongiorno i problemi della Pubblica Amministrazione si risolvono conl’ennesimo decreto, questa volta chiamato “concretezza” (che qui alleghiamo) e che pone al primo posto il rilevamento delle Impronte digitali per gli oltre tre milioni di dipendenti pubblici, provvedimento che, assieme alla rilevazione biometrica e alla video sorveglianza dovrebbe contrastare le timbrature fraudolente del cartellino. Siamo di fronte all’ennesima criminalizzazione dell’intera categoria del Pubblico Impiego, e da questo punto di vista vediamo, con una “ferocia” magari piu’ ostentata, una continuità con i tre precedenti Ministri della Pubblica Amministrazione. E’ infatti facilmente dimostrabile che punire i comportamenti sbagliati , di una infinitesima minoranza dei dipendenti pubblici, è possibile farlo con le leggi attuali. Ma veniamo ai dati incontrovertibili: su ventimila dipendenti pubblici controllati ne sono stati sanzionati 150 ossia una percentuale dello 0.75%…, ossia meno di 1 dipendente su 100 si comporta male. E’ in atto dunque , anche da parte del Governo del “cambiamento” l’ennesima distrazione di massa in cui il “nemico” non è la mancata considerazione del pubblico impiego come “bene comune” al servizio della comunita’, ma e’ il dipendente pubblico visto come “un’orda barbarica” da controllare e per fare cio’ si programma una spesa per instaurare le macchine per il controllo delle impronte digitali , attrezzature informatiche ecc., denaro pubblico che potrebbe essere impiegato diversamente… Cambiamento sarebbe stato infatti avere una visione generale e a lungo termine su come far funzionare la macchina statale migliorandone l’efficenza. Cambiamento sarebbe stato occuparsi dei criteri di selezione, valutazione e responsabilità dei dirigenti, veri ostacolo al cambiamento. E non basta la “boccata d’ossigeno” data dal rimpiazzo dei pensionamenti del prossimo triennio, che la Ministra vuole giocarseli tutti in un anno, giusto a ridosso delle elezioni europee…. Riteniamo lo sblocco del turn-over un atto dovuto per evitare il collasso della Pubblica Amministrazione causato dai tagli scellerati degli ultimi anni. Insomma, cambiare tutto affinchè nulla cambi… Contrasteremo quello che si annuncia come l’instaurarsi di un clima da “caserma” nei posti di lavoro pubblici con un uso “fuori controllo” del Codice Disciplinare, dando la disponibilità dei nostri delegati, ad assistere tutti quei lavoratori che colpiti da provvedimenti disciplinari sproporzionati chiedano, in sede di convocazione disciplinare, il supporto di un sindacato. Per quanto riguarda invece le assunzioni, che vogliamo ci siano effettivamente, ci batteremo per la stabilizzazione del personale precario, per l’immissione in servizio dei “vecchi” vincitori e idonei di concorsi pubblici. Veneto, 24/09/2018 ADL Cobas, Cobas Scuola, Cobas Autorganizzati Comune di Venezia, Uninsieme dell’Università di Padova

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