Inizio 5 Materiali 5 Insegnare italiano ai richiedenti asilo

Insegnare italiano ai richiedenti asilo

da | 14 Mag 2018 | Materiali

Insegnare italiano ai richiedenti asilo

di Martina Daraio – da laletteraturaenoi.it

-344.jpg Lavoro in un CAS di Padova, ossia una delle strutture di prima accoglienza offerte a coloro che, una volta arrivati in Italia, fanno domanda di protezione internazionale. Il mio compito è quello di insegnare l’italiano e indirizzare verso il conseguimento di un titolo di studio riconosciuto, generalmente una certificazione linguistica o la licenza media. Ho in carico circa cinquanta persone: uomini, maggiorenni, provenienti dall’Africa subsahariana e dalle zone del Bangladesh e del Pakistan. Alcuni sono arrivati in cooperativa direttamente dallo sbarco, altri hanno trascorso prima parecchi mesi in centri più grandi e problematici come quelli di Cona e Bagnoli. Molti di loro sono già sposati e con figli a carico, parlano due lingue o più ma non necessariamente hanno anche un percorso di scolarizzazione alle spalle. Sono circa un terzo, infatti, gli analfabeti.

Per questi ultimi andrebbe fatto un discorso a parte perché costituiscono uno degli aspetti più problematici e irrisolti del fenomeno migratorio in atto. Basti pensare che nell’intera provincia di Padova non ci sono scuole pubbliche che contemplino nell’offerta formativa l’inserimento di adulti non alfabetizzati. L’onere della prima alfabetizzazione ricade così interamente sulla discrezionalità delle singole cooperative ospitanti che, non di rado, si disinteressano della questione o la affidano a volontari che improvvisano una didattica basata sul buon senso e sui pochi manuali esistenti. Ma anche quando si lavora col massimo della preparazione e della costanza, i risultati sono spesso estremamente lenti e limitati.

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

Categorie

Archivi

Shares
Share This