La destrutturazione della scuola pubblica in atto da almeno 15 anni sta producendo i suoi effetti: molti genitori ma anche insegnanti si chiedono perchè non esodare, perchè non costruire propri percorsi didattici, etc etc. Si apre un discorso lungo, complesso, pericoloso, affascinante e suggestivo a cui vale la pena prestare attenzione.
Tutta un’altra scuola: come, perché e per chi
di Daniela Belletti e Mimmo Perrotta da Gli Asini
Quello delle “scuole alternative” è ormai un movimento sociale, di cui fanno parte moltissimi genitori e insegnanti e di cui è necessario e importante capire di più e meglio caratteristiche, aspirazioni, potenzialità, ma anche ambiguità, contraddizioni, difficoltà.
Un interessante momento di osservazione di questo movimento è stata l’iniziativa Tutta un’altra scuola. La festa della scuola che cambia, tenutasi il 13 settembre scorso nella Villa del Mulinaccio a Vaiano, poco lontano da Prato. Organizzatore principale di Tutta un’altra scuola è la rivista e casa editrice AAM Terra Nuova, che nei mesi scorsi ha promosso un censimento della “Scuola che cambia”, ovvero delle “esperienze educative e scolastiche che in Italia mettono il bambino al centro” (pubbliche e private), con una lunga lista di scuole pubblicata sul numero di settembre della rivista. Tutta un’altra scuola non si è esaurita nell’iniziativa del 13 settembre; gli organizzatori promettono altri incontri. Nel frattempo, si può vedere il sito web tuttaunaltrascuola.it, nel quale, tra l’altro, si possono scaricare gli Atti del convegno di Vaiano.
Obiettivo di Tutta un’altra scuola è rendere visibili e far dialogare “le esperienze alternative di educazione per bambini e ragazzi
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: [email protected]
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.