Inizio 5 News 5 IL TERREMOTO A SCUOLA NEL VENETO

IL TERREMOTO A SCUOLA NEL VENETO

da | 7 Nov 2016 | News

IL TERREMOTO A SCUOLA NEL VENETO

di Sabrina Tomè dal mattinodipadova.it

In Veneto le scuole costruite secondo criteri antisismici sono appena il 2,1%; quelle che possiedono il certificato di idoneità statica sono di poco superiori al 22%. Percentuali non proprio rassicuranti, anche se a mitigarne l’impatto c’è il fatto che buona parte del territorio ha un rischio sismico limitato (inoltre la maggior parte degli edifici è stata costruita prima dell’entrata in vigore della nuova normativa antisismica). Il 13,5% degli edifici avrebbe bisogno di manutenzioni urgenti e solo il 2,4% è stato sottoposto a indagini diagnostiche dei solai. La certificazione igienico sanitaria è posseduta da appena il 33,1% delle strutture contro il 71,4% di quelle in Italia. È il quadro che emerge da “Ecosistema Scuola”, il XVII Rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi, presentato l’altra mattina a Roma e riferito a un campione di 6 mila istituti. Una fotografia con molte ombre che racconta di un patrimonio edilizio datato e bisognoso di interventi sostanziali. Basti pensare che la regione, stando a un altro recente rapporto sulla sicurezza delle scuole, quello di Cittadinanzattiva, è ai vertici della classifica per numero di crolli nel corso degli ultimi 3 anni scolastici: in Italia i casi sono stati 112 e il Veneto ne ha registrati 12, subito dopo la Lombardia con 16 casi e prima della Sicilia con 11. Negli ultimi mesi pezzi di soffitto sono caduti in aule a Padova, Sottomarina, Mirano e Treviso.

La sicurezza. «Sono solo il 5% gli edifici costruiti in Veneto tra il 2001 e il 2014, perfettamente in linea con la media nazionale», si legge nel dossier di Legambiente con riferimento ai dati regionali (Verona non ha partecipato all’indagine), «In linea con la media nazionale anche il numero di edifici che hanno avuto la verifica di vulnerabilità sismica, pari al 31,4%». Padova da questo punto è la più virtuosa: tutte le sue strutture sono state sottoposte ad accertamento. Il 56,9% delle scuole possiede il certificato di collaudo statico: il Veneto fa leggermente meglio del resto d’Italia, ferma al 53%. Il 48,8% ha quello di prevenzione incendi (contro il 42% nazionale). Tinte più fosche per quanto riguarda la certificazione di idoneità statica: solo il 22,3% delle scuole della regione l’ha ricevuta, al di sotto della media nazionale che è a quota 51%. E ancora: il 53,5% detiene quella di agibilità (in Italia il 59%) e, appunto, il 33,1% quella igienico sanitaria (contro il 71,4% a livello nazionale). Un dato significativo: più dei 2/3 degli edifici non ha goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi cinque anni.

Spesa per la sicurezza, guerra di cifre. Ma quanto spendono gli enti locali per la manutenzione? I Comuni veneti stanziano 21.427 euro mediamente per singolo edificio per la manutenzione straordinaria (la somma in Italia è di 38.932)e 6.224 euro è la spesa media per la manutenzione ordinaria (9.335 a livello nazionale). Il fatto è che i soldi a disposizione sono pochi. «Su 3.800 scuole in Veneto, ben 1.884 necessitano di interventi di messa a norma, messa in sicurezza e manutenzione: due su tre», ha dichiarato l’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, «sono gli enti locali, i più vicini territorialmente, i primi ad occuparsi delle condizioni dei plessi scolastici, mentre le Province hanno subìto la beffa di dover far fronte a competenze fondamentali come l’edilizia scolastica senza ricevere più trasferimenti. Come Regione abbiamo stanziato 1,5 milioni per le scuole pubbliche e 150 mila per le paritarie, in mancanza di un piano nazionale». Sono stati varati tre grandi piani, la replica di Roma, e i soldi sono arrivati: 293 milioni nel Veneto per 760 interventi.

Patrimonio vecchio. «Insieme al problema idrogeologico è molto presente quello sismico e riguarda il patrimonio pubblico, scuole ed ospedali soprattutto», denuncia Luigi Ometto, responsabile dell’Ance (l’associazione costruttori) di Padova, «Il patrimonio pubblico è vecchio e, in questi anni, gli adeguamenti sulla sicurezza sono stati minimi. Basti pensare alle scuole del centro storico di Padova. L’80% delle strutture pubbliche è vetusto, andrebbe abbattuto e rifatto». Il problema sono i finanziamenti: «È che siamo abituati a ragionare in termini di emergenza», afferma Andrea Ragona di Legambiente, «E invece bisogna cominciare a intervenire per tempo. I soldi per la Pedemontana sono stati trovati. Anziché chiedere finanziamenti per un’opera inutile, bisogna sollecitarli per la messa in sicurezza del patrimonio scolastico».

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

Categorie

Archivi

Shares
Share This