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NOVEMBRE è tempo di SCIOPERARE

da | 1 Nov 2015 | News

NOVEMBRE è tempo di SCIOPERARE

Si parte pro­prio oggi, ed essendo dome­nica, a scio­pe­rare non pote­vano essere altri che i lavo­ra­tori del com­mer­cio. Il 3 toc­cherà ai dipen­denti della Erics­son, men­tre dal 5 al 28 si arti­co­lano le pro­te­ste den­tro la Tele­com (60 minuti alla fine del turno e blocco degli straordinari).

Ma a fare scin­tille sono soprat­tutto i lavo­ra­tori del pub­blico impiego e della scuola: è noto che nell’ultima set­ti­mana, gra­zie al risi­bile stan­zia­mento deciso dal governo Renzi sul rin­novo del con­tratto (dai 200 ai 300 milioni, cioè 8 euro lordi in più al mese, leggi ben 5 netti), i sin­da­cati sono tor­nati ad alzare il tiro, annun­ciando mobi­li­ta­zioni e mani­fe­sta­zioni, senza esclu­dere lo scio­pero generale.

Uno scio­pero della scuola però lo vedremo il 13 novembre quando si fer­mano gli inse­gnanti, gli Ata e tutte le altre figure che ade­ri­scono a , Anief, Cobas, Cub, Uni­co­bas, Usi Surf.
Mentre i con­fe­de­rali della scuola hanno deciso di con­fluire nella mani­fe­sta­zione nazio­nale indetta dal pub­blico impiego di Cgil, Cisl e Uil per il 28 novem­bre,
anticipati il 20 novem­bre quando sarà l’Usb a mobi­li­tarsi, con pub­blico impiego e scuola.

Il 21 novem­bre è pre­vi­sta la mani­fe­sta­zione della Fiom con­tro la legge di sta­bi­lità. Il sin­da­cato gui­dato da Mau­ri­zio Lan­dini si augura che tutta la Cgil decida di mobi­li­tarsi, arri­vando a pro­cla­mare uno sciopero.

Il 24 novem­bre tocca ai tra­sporti: in par­ti­co­lare, i dipen­denti Enav ade­renti a Anp­cat e Fata-Cisal. Dalle 21 del 26 alle 18 del 27 si fer­me­ranno invece i lavo­ra­tori di Fs, Tre­ni­ta­lia, Rfi, Tre­nord ade­renti a Usb, Cat e Cub (escluso il per­so­nale della divi­sione Cargo).

Il 28 novem­bre, quindi, si con­clude in bel­lezza con il pub­blico impiego e la scuola, in piazza con Cgil, Cisl e Uil a Roma. «È con i con­tratti che si rilan­cia il cam­bia­mento. E se per far arri­vare il mes­sag­gio ser­virà andare allo scio­pero gene­rale, noi siamo pronti», hanno spie­gato nei giorni scorsi Ros­sana Det­tori, Gio­vanni Fave­rin e Gio­vanni Tor­luc­cio, segre­tari di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.

L’offerta di 8 euro lordi viene rite­nuta offen­siva dai sin­da­cati, soprat­tutto se si con­si­dera il fatto che i con­tratti sono ormai bloc­cati dal 2009, e che nel mezzo c’è stata una sen­tenza della Corte costi­tu­zio­nale che sol­le­cita il governo a tute­lare il potere di acqui­sto dei lavo­ra­tori pubblici.

Il 28 novem­bre si mobi­li­tano anche i medici: per la sanità, tra tagli e riforme, il momento è deli­ca­tis­simo. Mani­fe­sta­zione e fiac­co­lata uni­ta­ria a difesa della sanità pub­blica, per dire no «al sot­to­fi­nan­zia­mento che porta allo sman­tel­la­mento e al razio­na­mento dei ser­vizi al cit­ta­dino, agli obbli­ghi ammi­ni­stra­tivi che tol­gono tempo alla rela­zione di cura, a una poli­tica ostile al medico e poco attenta alla sicu­rezza delle cure; sì, invece, a equità e pari oppor­tu­nità di accesso». Anche i medici, senza rispo­ste, andranno allo sciopero.

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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