Inizio 5 News 5 LA “BUONA SCUOLA” DI RENZI È DAVVERO BUONA?

LA “BUONA SCUOLA” DI RENZI È DAVVERO BUONA?

da | 11 Nov 2014 | News

I sindacatoni della scuola spintonati dali lavoratori cominciano ad aprire una discussione e spazzi di iniziativa …

LA “BUONA SCUOLA” DI RENZI È DAVVERO BUONA? UNA PROPOSTA DI LEGGE

di Cristina Lacava – 10 novembre 2014

E’ piaciuto il comunicato dei docenti del liceo Mamiani di Roma, schierati a gamba tesa contro la “buona scuola” di Renzi. In molti hanno scritto, per segnalare le iniziative dei prof di altri istituti, come l’ISIS Galilei di Firenze, lo scientifico Amaldi di Bitetto, il comprensivo di Albano Laziale, il Salvemini di Bari ecc… tutti decisamente contrari al piano Renzi. Aggiungo, tanto per citarne qualche altro, il documento dei prof dello Scalcerle di Padova, del Pascoli di Firenze, del liceo Russell di Roma, la mozione dell’istituto Cine tv Rossellini di Roma , del liceo Amaldi e dell’IC Maffi, il Pasteur e il Giordano Bruno, sempre di Roma.

Tra i punti più contestati del piano ci sono alcune costanti, che riemergono un po’ in tutti i testi: il blocco degli scatti stipendiali, che verrebbero sostituiti da premi legati al “merito” che però riguarderebbero solo il 66 per cento dei docenti, ogni 3 anni; l’allargamento dei poteri del dirigente scolastico; la creazione di un organico funzionale per reti di scuole che rischierebbe di creare docenti di serie A e di serie B, destinando i secondi a fare i tappabuchi; l’ingresso dei privati per garantire finanziamenti che non si sa se arriverebbero più; la fine o quasi degli organi collegiali, come già sognava il progetto Aprea. E aggiungo che si chiede l’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni, tema invece non affrontato affatto nella “buona scuola”.

Ma non sono più solo i singoli istituti a muoversi contro il piano Renzi. La mobilitazione si sta allargando, e qui vorrei cercare di fare il punto.
Intanto, un dubbio: quanti partecipanti ha avuto la consultazione online promossa dal governo sulabuonascuola.gov.it? Per Elena Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, al 20 ottobre (un mese abbondante dalla partenza) sarebbero solo 60mila; dato inquietante, se si ricorda la quantità di mezzi e la comunicazione impiegati per promuoverla. Se pensiamo che i docenti sono 700mila, ipotizzando che siano solo loro (e non è detto) ad aver scritto, sarebbero comunque solo l’8 per cento. Un superflop insomma, e resterebbe tale anche se il numero raddoppiasse: il mondo della scuola, tra famiglie, docenti, studenti e Ata riguarda 13 milioni di persone. A questo punto, aspettiamo la chiusura virtuale delle “urne” e vediamo cosa ci dirà il ministro Giannini.

L’iniziativa più importante da segnalare però è un’altra: al di là del piano Renzi, che non ha nessuna valenza giuridica, esiste invece un disegno di legge ““Norme generali sul sistema educativo d’istruzione statale nella scuola di base e nella scuola superiore” presentato sia al Senato, sia alla camera, che riprende la legge di iniziativa popolare “Per una buona scuola della Repubblica” che aveva raccolto oltre 100.000 firme. Che fine ha fatto, e perché non se ne parla? Il Coordinamento nazionale a sostengo della legge ha scritto ai presidenti Grasso e Boldrini, per avere notizie. Ma non ne sono arrivate. Su lipscuola.it/blog c’è un confronto molto interessante, punto per punto, tra la “buona scuola” e la legge di iniziativa popolare.

Infine, per quanto riguarda i sondaggi online: ora ne ha iniziato uno anche la CGIL, Fai la scuola giusta, per capire cosa serve davvero alla scuola. E intanto, insieme agli altri sindacati, ha appena consegnato a palazzo Chigi 300mila firme raccolte durante la campagna #sbloccacontratto promossa contro il blocco del contratto degli insegnanti fino al 2019.

La “buona scuola” di Renzi è davvero buona? Una proposta di legge

http://www.retescuole.net/senza-categoria/la-buona-scuola-di-renzi-e-davvero-buona-una-proposta-di-legge

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

Categorie

Archivi

Shares
Share This