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CONSIDERAZIONI SULL’ACCORDO SCATTI

da | 22 Dic 2012 | News

Gli scatti 2011 vengono “recuperati” attingendo solo al Fondo di Istituto?

di Luca Manfrin – cobas scuola Venezia

Fino al 2013 i fondi utilizzati per recuperare gli scatti 2011 si possono raggruppare in due voci:

1) nuovi tagli per un ammontare complessivo di 652 milioni di Euro;

2) economie accertate per un ammontare totale di 855 milioni di Euro.

Relativamente al punto 1) va osservato che si tratta di voci legate in diversa misura al Fondo di Istituto (FIS). Le economie accertate (punto 2) sono invece il risultato di tagli già effettuati in precedenza, a seguito del dimensionamento delle scuole e della riduzione dei posti di organico. Indipendentemente dal fatto che dovessero andare nel FIS o meno, questi soldi derivano dalla perdita di migliaia di posti di lavoro. Ci stiamo scannando tra di noi.

Scatti in cambio di FIS?

L’alternativa scatti/FIS non esiste. Come sopra indicato il recupero degli scatti non può essere ricondotto solo al FIS. Anche se lo fosse, dovremmo recuperare ciò che ci è stato ingiustamente tolto legittimando il taglio di qualcos’altro?

Il recupero degli scatti serve per eliminare il FIS?

Richiamo qui una posizione classica del sindacalismo di base: il fondo di istituto introdurrebbe una nociva contrattazione interna di carattere clientelare e la divisione della categoria; i soldi del FIS dovrebbero venire equamente distribuiti in busta paga. Non mi pare, però, che con l’accordo del 12 dicembre venga eliminato il FIS. Il Fondo di Istituto continuerà a sussistere: il fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa (MOF) è ancora pari a un miliardo e inoltre il FIS viene finanziato anche con altre voci. D’altronde i quattro firmatari dell’accordo non hanno mai dichiarato di volere l’eliminazione del FIS.

Recupero degli scatti come compensazione della perdita di valore del salario?

Una tesi del genere, per la verità, è mal posta. Gli scatti non sono un meccanismo di adeguamento del salario all’aumento del costo della vita; sono una gratifica professionale dipendente dall’anzianità di servizio. È arduo comunque sostenere che dal “recupero” degli scatti ci guadagnano tutti. Rimangono esclusi i precari e i neoassunti con anzianità 0-7 anni, cioè all’incirca il 20% della categoria.

La “norma programmatica”

Nella norma programmatica dell’accordo si legge abbastanza chiaramente che la riduzione di risorse comunque non basterà e si rimanda al rinnovo contrattuale per ridefinire i “livelli di produttività” (cioè mansioni oggi retribuite saranno semplicemente considerate dovute e non è nemmeno escluso che per questa via rientri anche l’aumento orario a parità di salario). Su questo si vedano le osservazioni di Marco Barone: vedi article515

Scatti validi per la pensione?

Nel cedolino di gennaio 2011 la data di maturazione degli scatti è stata prorogata di due anni. Come la mettiamo con la norma che stabilisce l’invalidità degli ultimi due anni di servizio ai fini economici e giuridici? Il periodo di sospensione degli scatti 2011 continua a non essere valido ai fini pensionistici.

Ci sono i tempi tecnici?

L’ipotesi di CCNL sul recupero degli scatti 2011 deve essere ratificata dal Consiglio dei Ministri e certificata dalla Corte dei Conti, per tornare poi all’ARAN per la firma definitiva. Oggi (21/12/2012) il Parlamento approva il DDL stabilità. Subito dopo Monti dovrebbe rassegnare le dimissioni. Perché Monti e i suoi ministri dovrebbero ratificare l’ipotesi di CCNL? Dopo tutto l’obiettivo di dividere il fronte sindacale due giorni prima dello sciopero generale l’hanno già ottenuto. Forse stiamo discutendo qui di niente.

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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