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Dignità e democrazia

da | 30 Nov 2012 | Proposte

Dignità e democrazia

Pubblicato da comitato genitori insegnanti di Padova

di Coordinamento Scuole in Mobilitazione di Padova

30 novembre 2012

Il Coordinamento delle Scuole in mobilitazione di Padova e provincia ritiene doveroso intervenire in merito alle ultime esternazioni del premier Monti effettuate nel corso della trasmissione “Che tempo che fa”, riprese e condivise il giorno seguente dal presidente Napolitano, e respingere al mittente le falsità e le offese lanciate agli insegnanti della Scuola Pubblica Italiana.

Vogliamo esprimere la nostra indignazione per le accuse che ci sono state rivolte: fatti passare come coloro che, in questo momento di sacrifici per il paese, si sono chiusi a difesa di presunti privilegi di categoria, incolpati di corporativismo e di strumentalizzazione degli studenti.

Riteniamo che il capo del governo abbia dimostrato di essere poco informato riguardo alla questione dell’aumento dell’orario, inserito nella Legge di Stabilità.

Il “Professor Monti” ha ridotto quello che era un vero e proprio blitz, in barba alla contrattazione collettiva di lavoro, ad una incomprensibile lite per 2 ore che, a suo dire, avrebbero significato più didattica e cultura; invece la proposta era di innalzare di 6 ore l’orario settimanale di lezione, aumentando di un terzo quello svolto attualmente, incrementando le classi in cui ogni insegnante lavora, con ovvie ripercussioni negative proprio sulla didattica quotidiana.

Vogliamo ricordare che un’operazione del genere, se fosse passata, avrebbe comportato la perdita di migliaia di posti di lavoro, tra personale di ruolo e personale precario.

Ma la nostra indignazione è anche rivolta a quei sindacati che, solo qualche giorno prima, hanno ritirato la loro adesione allo sciopero unitario della scuola: la mobilitazione che, come gruppi di insegnanti, abbiamo messo in atto negli istituti in cui lavoriamo non era, e non è, solamente legata ad un problema di tipo salariale: il modo in cui si è cercato di risolvere il problema degli scatti di anzianità bloccati, andando ad erodere del 30% il fondo d’istituto, ancora una volta danneggerà il già precario equilibrio dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche.

A questi sindacati, al premier Monti, al presidente Napoletano vogliamo dire che se si vogliono dividere in questo momento gli insegnanti e, ancor più, gli studenti dagli insegnanti, si è capito assai poco del malessere e del senso di insofferenza che c’è nella scuola.

L’azione che abbiamo intrapreso come “comitati di mobilitazione” dei vari istituti è un’azione di dignità e di democrazia:

di dignità per il nostro lavoro e allo stesso tempo per la Scuola Statale, martoriata da anni di interventi effettuati nella sola ottica del risparmio;
di democrazia perché è giunto il tempo di riappropriarci del nostro futuro di professionisti dell’istruzione, pensando ad un percorso diverso da quello che ci è stato imposto a colpi di “riforme epocali” e di improbabili tentativi di modifica degli organi collegiali.

Per questi motivi non siamo disposti a fermare la nostra mobilitazione ma, anzi, riteniamo sia doveroso imporle un salto di qualità, andando oltre quanto è stato fatto negli ultimi venti giorni all’interno delle singole scuole, e aprendola verso il territorio, verso i cittadini.

Abbiamo collettivamente deciso di iniziare un’azione a staffetta che interesserà le scuole che si riconoscono nel Coordinamento, in cui ciascuna si impegnerà a turno per due/tre giorni offrendo la possibilità di rendere visibile il lavoro sommerso che quotidianamente svolgiamo come insegnanti, proponendo dibattiti e lezioni aperte a genitori e studenti che vorranno venirci a trovare.

Cercheremo, inoltre, di raccogliere alcuni di questi spunti in un’uscita riassuntiva da tenere in un luogo pubblico all’aperto durante la settimana che precederà il Natale, per veicolare la nostra protesta al maggior numero possibile di cittadini.

Infine, per consolidare il rapporto che in questi giorni si è sviluppato fra docenti ed alunni, il 14 dicembre alle ore 17.00 terremo un’assemblea congiunta con le varie anime del movimento studentesco presso l’IIS “P. Scalcerle” per concordare azioni condivise di mobilitazione.

Questa volta noi non molliamo, si stancheranno prima loro!

Per pianificare queste iniziative il Coordinamento si ritroverà

lunedì 10 dicembre alle ore 17.00 all’IIS “U. Ruzza” di Padova

IIS Mattei di Conselve, Liceo Duca d’Aosta, ITC Einaudi – Gramsci, Liceo Tito Livio, IIS Ruzza, ITIS Severi, IIS Scalcerle, ITI Marconi, ITC Calvi, IC Selvazzano2, IT Belzoni – Boaga, Liceo Nievo, LAS Selvatico, IIS Newton di Camposampiero, IC di Albignasego, IC di Brugine, Liceo Fermi, LAS Modigliani, IIS Valle, IPIA Meucci di Cittadella, IIS Cattaneo di Monselice, X IC Padova, VIII IC Padova, XI IC Padova, IIS Einstein di Piove di Sacco

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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