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CHANEL, FIORONI E ROSSI DORIA: A ZAPPARE !

da | 28 Ago 2012 | News

CHANEL, FIORONI E ROSSI DORIA: A ZAPPARE !

di Roberto Renzetti da fisicamente.net

Assisto profondamente abbattuto ai dibattiti sulla scuola. Il governo è
incapace di intendere ma vuole. L‚incapacità non è solo sulla scuola ma su
tutto se solo si pensa che dopo le infinite mazzate che abbiamo preso non è
cambiato nulla. Credono tutti che noi non siamo Pasquale e quindi possono
picchiarci a piacere. Ma che degli economisti liberisti, che in realtà sono
finanzieri che di economia non capiscono niente, questi economisti alla
Monti e, ahimé, Passera e Fornero non potranno mai capire niente di un mondo
complesso che lor signori sono stati solo capaci a spolpare e mai a
costruire. Quindi da loro non aspetto altro che se ne vadano a furor di
popolo (se esiste ancora un popolo pensante !). Mi aspetterei che il PD
batta un colpo, faccia sentire che l‚encefalogramma non è del tutto piatto.

Ma questo PD è complice del massacro della povera gente, un PD schierato
come mai con banche ed affari tanto da non sapere cosa vogliono dire tasse,
soprattasse, contributi, gabelle, IMU, bolli, IVA, accise e mortacci loro
!!!
Alle ultime elezioni un leader PD, un tal Veltroni, detto verme, reclamò il
voto utile ed ottenne che un terzo degli italiani lo votassero. Ora chiedo:
voto utile a chi ? Solo a lui ed a tutte quelle cariatidi putrefatte che non
sanno far altro che arricchirsi pontificando sulle nostre disgrazie.
Maledetti piddini, vi dice queste cose uno che non apprezza minimamente
Grillo. Vi dice che dovete andarvene subito altrimenti rischiate, più che i
forconi, la forca. Ma pensate un poco che uno dei vostri leader,
Chiamparino, è ora a capo della Fondazione San Paolo, quella da dove
proviene la Fornero. Che questo leader, che fa un poco di pena perché ci
spiegava cosa fare dall‚alto della sua amicizia con Marchionne che
apprezzava grandemente, si è sistemato alla faccia nostra. Questo è stato
sostituito da un‚altra mente, tal Fassino, che come Alemanno si è laureato
grazie al 3 + 2. Costui, altro estimatore di Marchionne che se ne va
dall‚Italia dopo che la FIAT l‚ha depredata per anni, è quello che aveva una
banca. Insomma o banchieri o niente da quelle parti.
Ora la scuola.

Un personaggio, tal Profumo detto Chanel, che ha fatto carriera tra i
rettori che notoriamente sono i più reazionari e nepotisti tra il personale
universitario, costui oggi arriva e ci spara una riforma davvero eccellente
che farà girare nella tomba anche Giovanni Gentile (ma non lo dite ai
fascisti perché non sanno cosa è scuola e non capiranno mai qual è l‚oggetto
del contendere). Esaltando le idiozie della Gelmini, che con Brunetta
parlava di merito per gli altri (loro non erano in discussione tanto è vero
che una diventava avvocato a Reggio Calabria e l‚altra metà diventava
professore universitario a Teramo), Chanel spinge ancora sul merito
addirittura costruendo una scuola sul merito. E chi è d‚accordo con lui ? Ma
Rossi Doria, quello del PD che si presentava come maestro di strada a Napoli
! Ebbene, leviamoci subito di torno tale inutile pregandolo di non tornare
neppure in strada ad insegnare perché a quei poveri ragazzi noi vogliamo
davvero bene. Invece Fioroni un PD dell‚area Veltroni ed anche teodem (uno
che fa un poco di schifo), quello che nel disinteresse generale e con mio
orrore è stato addirittura ministro dell‚istruzione e che ora dice candido
che la scuola deve essere in grado di superare le prove INVALSI (davvero
questo è il personale politico con cui abbiamo a che fare ?). Ebbene, costui
che era abituato a passare fior di milioni alle scuole dei preti ed a
tagliare i fondi alla scuola pubblica, ora dice che la scuola pubblica è un
bene (io, da minus habens, capisco che la scuola pubblica è un bene per chi
la può usare per passare fondi alle scuole confessionali). Insomma lasciamo
pure questo scherzo della natura dire cazzate e concentriamoci su Chanel
che, contrariamente al nome, puzza.

La scuola ha subito tagli inverecondi. Ormai intere scuole sono state chiuse
e concentrate in edifici unici. In queste scuole gli alunni per classe
arrivano a 35. Non esiste più la continuità didattica. Non vi sono più i
cari bidelli che controllano i cambi d‚ora o l‚assenza di qualche insegnante
o la trasmigrazione di una classe verso altra aula o laboratorio. Gli
insegnanti sono demoralizzati per i salari che sono un minimo contributo per
non morire di fame. Ormai essi o sono vecchietti o sono precari ed i precari
hanno tale marchio che si manterranno a vita. Su questa situazione l‚Europa
ci chiede (AVETE CAPITO, GRANDI DELINQUENTI ? CE LO CHIEDE L‚EUROPA !)
quanto ora vado a ricordare. Tutti voi avete certamente presente quella
lettera inviataci dall‚Europa (e che Tremonti ha da poco spiegato essere
stata redatta a Roma perché l‚Europa ce la inviasse), quella che ci ha
ammazzato con pensioni, IMU ed ogni taglieggiamento a noi poveri ma non a
Banche, Assicurazioni,. Chiese, Ricchi, Fondazioni, ∑ Partiti e Sindacati.

La UE, nell‚estate del 2011, tra le varie imposizioni di carattere economico
all‚Italia, faceva anche domande relative alla scuola considerando gli
insuccessi degli studenti alle prove INVALSI (tralascio di parlare di questa
bestialità). La domanda UE che interessa è la 14 (che si lega alla 13)
seguente:
13. Quali caratteristiche avrà il programma di ristrutturazione delle
singole scuole che hanno ottenuto risultati insoddisfacenti ai test INVALSI?
14. Come intende il governo valorizzare il ruolo degli insegnanti nelle
singole scuole? Quale tipo di incentivo il governo intende varare?
Qualche tempo fa, la madre di tutte le riforme indegne della scuola, l‚ OCSE
scriveva in Education at a Glance (EAG 2011):
Gli insegnanti delle scuole secondarie inferiori raggiungono, in media nei
Paesi OCSE, il livello più alto della loro fascia retributiva dopo 24 anni
di servizio, mentre in Italia, ciò avviene solo dopo 35 anni di servizio.
 Nei Paesi OCSE, tra il 2000 e il 2009, gli stipendi degli insegnanti sono
aumentati in media del 7%, in termini reali, ma in Italia sono leggermente
diminuiti (-1%).
 Gli stipendi relativi degli insegnanti della scuola primaria, secondaria
inferiore e secondaria superiore sono bassi in Italia, dove essi guadagnano
meno dello stipendio medio di altri professionisti con livello d’istruzione
terziaria. Gli stipendi degli insegnanti sono di circa il 40% inferiori agli
stipendi di lavoratori con livello d’istruzione comparabile.

Ebbene si ricavano dati noti a qualunque operatore della scuola e che non
sono MAI entrati in nessun programma di governo. In questa situazione, i
governi padronali che infestano l‚Italia stanno operando per modificare la
scuola in senso liberista. Ogni cambiamento nel senso suddetto è ammesso ma
niente va mai nel senso di quella domanda della UE, anche se, si scusi la
ridondanza, è una richiesta della UE. Che dice la Fornero ? Quell‚inutile e
provocatore ministro che ha l‚intera famiglia che opera all‚Università di
Torino ? Anche il partire dalla qualificazione ECONOMICA degli insegnanti ce
lo chiede l‚Europa. Invece questo può passare sotto banco e può tornare la
tiritera infinita degli insegnanti che non sono preparati e quindi occorre
che concorrano per il merito. Tutti gli insegnanti devono sempre concorrere
e gli altri ? Abbiamo fior fiore di liceali che la fanno ovunque da padroni,
per di più saccenti (D‚Alema, Veltroni, Ferrara, Rutelli, Capezzone, ), e
gli insegnanti, certamente laureati, devono dimostrare ∑. Ma siete tutti
matti ? Inizi D‚Alema ! Inizi Veltroni ! Inizi quella banda di
semianalfabeti che bivacca in Parlamento e che sostiene questo governo di
merda. Non è che, fatto fuori Berluscaz, questo solo fatto promuova
chiunque.

Solo se si riparte da una scuola pubblica di Stato come formatrice di
cittadini, che se ne fottono del merito e se ne fottono pure di scrivere
articoli in inglese, solo se la scuola è rimessa al centro della società
potremo riparlare. Per far ciò occorre buttare giù tutto, ma proprio tutto,
ciò che è stato fatto da Bassanini-Berlinguer in poi. Gli ex comunisti hanno
venduto l‚anima per farsi accettare ma non gli permettiamo di vendere la
nostra. Noi non abbiamo i loro cadaveri nell‚armadio e vogliamo un Paese
democratico con una scuola democratica all‚altezza dei tempi con tutte le
attrezzature, il personale e gli insegnanti che servono. Per farlo da subito
si faccia pagare l‚IMU alla Chiesa, si faccia una patrimoniale, si facciano
pagare banche e fondazioni, si scovino evasori, si fermi il riciclaggio
dello IOR, si fermino i finanziamenti ufficiali ed occulti alla scuola
privata e confessionale, si tassino da subito quel milione di edifici non
ancora accatastati, si facciano accordi con tutti i Paesi che in Europa
accettano capitali italiani senza fare domande, ∑. Si schiaffeggi la Merkel
che non deve provare con questa terza guerra mondiale a rovinare l‚Europa.

Profumo Chanel già è intervenuto come un elefante sulla scuola promuovendo
l‚abolizione del valore legale del titolo di studio come ariete per
penetrare nei sistemi universitari enucleandone pochi di eccellenza e
carissimi. Con l‚abolizione del valore legale del titolo di studio è il
mercato che si impadronisce delle università ed ancora il mercato sarà
quello che darà il suo giudizio di valore su quanto prodotto in quanto gli
serve. La competizione di mercato selezionerà così pochi atenei eccellenti
trasformando l‚università in una questione di censo, e condannare il paese
alla barbarie. Ma in Italia le cose tendono a prospettarsi al peggio e
quindi occorre prevedere un uso ancora più distorto di quanto ho accennato.
Se non varrà più un pezzo di carta comune a tutti, a contare sarà soltanto
il „nome‰ dell‚ateneo di prestigio, dell‚istituto privato. E chi creerà un
nome di prestigio, oltre ai pochi che si conoscono? Saranno i potentati
economici che, ad esempio, danno per prestigiosa la Bocconi quando, nelle
classifiche internazionali, figura molto più in basso della Sapienza o di
Pisa. Saranno i media che intervisteranno, come già accade, professori di
provenienza università private piuttosto che coloro che lavorano in quelle
statali.
All‚insaputa degli italiani stanno sventrando la scuola di ogni ordine e
grado ed il PD acconsente e quando non lo fa è perché ha altre idee di
privatizzazione e ce lo hanno ben spiegato Berlinguer e Bassanini che hanno
introdotto nei processi educativi un linguaggio tratto dall‚economia
(clienti, debiti, crediti, efficacia, efficienza, ∑).
Uno scatto d‚orgoglio, serve indignarsi. Occorre bastonare questi
delinquenti al potere con i loro sostenitori in Parlamento. NON E‚ PIU‚
POSSIBILE TOLLERARE LO SCEMPIO PADRONALE SU OGNI CONQUISTA DEMOCRATICA DEGLI
ULTIMI 150 ANNI !

Roberto Renzetti

da fisicamente.net

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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