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67.000 ASSUNZIONI !??

da | 27 Lug 2011 | News

Le cause della formazione del precariato stanno nel fatto che un precario costa mediamenti 8/9 mila euro l’anno in meno di quelli fissi.

La ministra Gelmini continua con le mistificazioni – non solo lei comunque, si tratta degli stessi discorsi che all’epoca dell’istituzione delle SSIS facevano gli allora ministri Berlinguer e poi De Mauro.

La mistificazione sta nel fatto che di questi 240.000 docenti presenti nelle GAE in realtà stanno lavorando tutti o quasi.

Chi come supplente annuale o fino al termine delle attività didattiche, chi come supplente del preside.

Certo più al Nord – dove quest’anno hanno lavorato anche molti non abilitati – che al Sud, ma questi sostanzialmente lavorano e contribuiscono al funzionamento della scuola che, senza di loro, non funzionerebbe.

E questo nonostante i tagli straordinari della legge 133.

I 67.000 posti vacanti docenti e ata, di cui la ministra parla sono solo i posti vacanti di organico di diritto – sui quali si dovrebbe entrare in ruolo automaticamente ogni anno, se il centrosinistra nel 1997 non avesse inserito nella finanziaria una norma che subordina la copertura dei posti all’autorizzazione del ministero del tesoro, valutando che – sta nella relazione tecnica della finanziaria 1997 – su un precario si risparmiavano mediamente 14.000 di vecchie lire l’anno – ma altre decine di migliaia sono posti vacanti di organico di fatto sui quali lavorano i supplenti fino al 30 giugno.

Quindi la Gelmini sa benissimo che le cause della formazione di precariato non stanno sui troppi abilitati che affollano le GAE, o sui meccanismi farraginose delle stesse graduatorie. Del resto anche al tempo delle SSIS parlavano di numero chiuso e programmato in base alla domanda di docenti nei prossimi trienni … e poi gli Atenei hanno fatto quel cazzo che hanno voluto, perchè le SSIS hanno rappresentato uno straodinario finanziamento per le università, visto le tasse straatosferiche. Ci scometto che anche con i TFA sarà lo stesso …

Le cause della formazione del precariato stanno nel fatto che un precario costa mediamenti 8/9 mila euro l’anno in meno di quelli fissi.

Questo perchè la maggior parte non ha lo stipendio estivo, e soprattutto non ha progressione di carriera, non ha scatti di anzianità, anche se lavora da precario da decenni.

Non a caso a questi prossimi (?) 67.000 che dicono di voler mettere a ruolo, intendono – con la collaborazione dei sindacati gialli che hanno firmato – congelare gli scatti di anzianità – la cui assenza per i precari è il vero motivo della precarietà: volete il ruolo? bene, ma accontetatevi di essere pagati da precari.

stefano micheletti

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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