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ANCHE LA CASSAZIONE DA RAGIONE AI PRECARI!

da | 26 Giu 2011 | News

ANCHE LA CASSAZIONE DA RAGIONE AI PRECARI!

I PRECARI VINCONO ANCORA UNA VOLTA IN TRIBUNALE NONOSTANTE IL PARLAMENTO PROVI A BLOCCARNE L’IMMISSIONE A RUOLO CON UNA NORMA INCOSTITUZIONALE (E IN CONTRASTO CON IL DIRITTO COMUNITARIO)

La Camera dei deputati cerca di fermare le numerose condanne che stanno colpendo il Miur con una normativa in evidente contrasto con il diritto comunitario e diversi articoli della Costituzione (art.3 “disparità di trattamento”, art.4 “effettività del diritto al lavoro”, art.11 “recepimento norme comunitarie”, art.24 “effettività della tutela giurisdizionale”, art.111 e art.117 per violazione di obblighi internazionali).
Sono chiare le intenzioni del Governo: sottrarsi ai suoi doveri e non dare esecuzione alle numerosissime sentenze negative che gli stanno piovendo addosso dai Tribunali di tutt’Italia. Non ci riuscirà!
Mentre in Parlamento si approvava il cosiddetto decreto stabilità, che sancirebbe l’esclusione dei lavoratori della scuola dall’applicazione della normativa europea a tutela dei precari, infatti, la Corte di Cassazione (il 24 maggio scorso) ha dato un altro schiaffo al Ministero dell’Istruzione.Con sentenza n. 11358, la Suprema Corte, ha sancito definitivamente che:

“In tema di assunzione a termine di lavoratori subordinati per ragioni di carattere sostitutivo […] nelle situazioni aziendali complesse, in cui la sostituzione non è riferita ad una singola persona, ma ad una funzione produttiva specifica, occasionalmente scoperta, l’apposizione del termine deve considerarsi legittima se l’enunciazione dell’esigenza di sostituire lavoratori assenti – da sola insufficiente ad assolvere l’onere di specificazione delle ragioni stesse – risulti integrata dall’indicazione di elementi ulteriori… che consentano di determinare il numero dei lavoratori da sostituire…ferma restando, in ogni caso, la verificabilità della sussistenza effettiva del prospettato presupposto di legittimità”.

E a conferma che la Giurisprudenza è, nonostante i tentativi di un certo mondo delle Istituzioni, dalla parte dei numerosissimi precari della scuola pubblica, c’è anche una nuova pronuncia del Tribunale di Mistretta (ME). La sentenza n.411/2011 del 14.06.2011, ha riconosciuto ad una insegnante precaria il diritto (sacrosanto!) alla progressione professionale retributiva e a percepire le differenze stipendiali maturate in ragione dell’anzianità di servizio. Il Ministero? Deve corrispondere in favore della precaria le differenze stipendiali maturate, cumulando tra loro i diversi periodi lavorati, e pagare tutte le spese legali. Riportiamo la massima del Giudice siciliano: “la disciplina interna e, in particolare, la clausola dell’art. 79 CCNL di comparto vanno intese nel senso di includere nella progressione professionale, così prevista per il personale scolastico, anche i lavoratori del settore che abbiano lavorato per l’Amministrazione con più contratti di lavoro a tempo determinato stipulati in successione” .

La nostra battaglia al fianco dei precari della scuola va avanti!

· gli Stati membri dell’Unione Europea sono tenuti ad introdurre nelle rispettive legislazioni nazionali norme idonee a prevenire e a sanzionare l’abuso nella successione di contratti di lavoro a tempo determinato. Perciò l’introduzione di una normativa interna in contrasto con questi principi farebbe scattare in capo al giudice nazionale, tenuto ad applicarlo, un OBBLIGO DI DISAPPLICAZIONE. (Va considerato anche che, proprio in esecuzione della normativa comunitaria sopra richiamata, è stato emanato il D.Lgs. 368/2001 con cui si prevede che il termine del contratto può essere, con il consenso del lavoratore, prorogato solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni, e in ogni caso per una sola volta).

· Inoltre, l’introduzione di una norma come quella in questione, oltre a porsi in contrasto con la normativa e la giurisprudenza comunitaria, vanifica il diritto del cittadino al lavoro riconosciuto dall’art. 4 della Costituzione e nuoce all’effettività della tutela giurisdizionale che migliaia di precari italiani stanno cercando di ottenere.

NO ALLE MANOVRE POLITICHE E FATE VALERI I VOSTRI DIRITTI!

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

Co.bas. Scuola

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Email: [email protected]

Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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