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Mente sapendo di mentire

da | 16 Mar 2011 | News

Mente sapendo di mentire

inviata da Alessandro ->http://www.retescuole.net/contenuto?id=20110315220130

In merito a quanto dichiarato dal Ministro Gelmini nel corso della trasmissione “Che tempo che fa” del 13.03.2011, vogliamo rispondere alle bugie con verità facilmente verificabili.
Da come si è espresso sui temi affrontati, il Ministro sembra non conoscere come funziona l’istituzione di cui è a capo oppure mente spudoratamente. Propendiamo per quest’ultima possibilità.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando afferma che la scuola pubblica non dà una buona preparazione e fa risalire a questo la mancanza della meritocrazia e l’immobilità sociale.
La scuola pubblica prepara molto bene, tant’è che i nostri talenti, numerosissimi, trovano le porte aperte nei migliori centri internazionali di ricerca e tutte le porte chiuse da noi.
In Italia “ l’ascensore sociale” è stato bloccato dal sistema politico che controlla e gestisce i flussi di lavoro da un certo livello in sù, per cui i posti sono diventati merce per scambio di favori. Pertanto la nostra società non è meritocratica non perché la scuola non è all’altezza, ma per il controllo politico. Per lavorare e per fare carriera bisogna passare attraverso la politica. Il Ministro è un esempio di questo costume.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando sostiene che non c’è stato il blocco degli scatti di anzianità. Ciò è facilmente confutabile confrontando i cedolini di gennaio 2010 e gennaio 2011.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando dichiara che non è stato tagliato l’organico del sostegno. Lo sanno bene le famiglie abbienti che hanno fatto ricorso al TAR contro i tagli, ottenendo l’assegnazione del totale delle ore per i propri figli; lo sanno altrettanto bene le famiglie che al TAR non sono potute ricorrere per motivi economici e che pagano i tagli direttamente sulla pelle dei propri figli.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando assegna ai bidelli la mansione di pulizia delle scuole.
Tale servizio, nell’ottica dell’economia liberista del passaggio dei servizi pubblici alla gestione privata, è passato, dagli anni ’90, alla Multiservizi, società la cui maggioranza di azioni è in mano a privati che orbitano nella sfera dei politici; questo non solo non assicura la pulizia delle scuole, anche grazie al taglio dei contratti, ma limita la tanto auspicata sicurezza degli alunni che non sono più “vigilati”.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando sostiene che i bidelli sono troppi. Vi invitiamo a visitare le nostre scuole per farvi un’idea della situazione.

Mente spudoratamente, sapendo di mentire, quando mette sullo stesso piano scuola pubblica e scuola paritaria.
La scuola paritaria costa alle famiglie e la valutazione dello studente è asservita alla posizione sociale di appartenenza per cui, al di là della qualità della preparazione, lo studente andrà comunque “bene” perché paga ed è figlio di …!!!
E i dati OCSE PISA 2009 (http://pisa2009.acer.edu.au/interactive.php) dimostrano la differenza dei risultati a favore degli alunni della scuola pubblica.
Ma questi studenti saranno, nell’ottica di una società classista già iniziata, i futuri dirigenti, in barba all’art. 3 della Costituzione.

Per concludere, facciamo notare che l’insegnante non inculca, ma educa dal verbo educere: tirar fuori.

Gli insegnanti del V CD “V.Alfieri” di Roma

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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