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VALUTAZIONE DOCENTI E SCUOLE ENTRO 60 GIORNI

da | 2 Mar 2011 | News

VALUTAZIONE DOCENTI E SCUOLE ENTRO 60 GIORNI

Da ORIZZONTE SCUOLA – Mar, 01/03/2011 – 07:43

Sono i termini imposti dal maxiemendamento al milleproroghe relativamente al sistema di valutazione dei docenti e delle scuole. Intanto partirà la sperimentazione sugli insegnanti, al palo quella delle scuole.

Il MIUR si è dato 60 giorni per elaborare il regolamento che governerà gli stipendi dei docenti e i finanziamenti alle scuole. In palio c’è una misera mensilità per i prof e fino a 70mila euro per le scuole più meritevoli.

A sorpresa la sperimentazione per la valutazione dei prof ha i numeri per partire, infatti le adesioni sono arrivate a 40 circa. A differenza della sperimentazione delle scuole, le cui adesioni non rimaste al palo: 15 appena.

Siamo ad un passo da una rivoluzione epocale, che vedrà le scuole e i docenti giudicati per la prima volta nella storia della scuola italiana.

Secondo quanto indicato nell’emendamento, il sistema valutativo si baserà su tre cardini:

l’Indire, che avrà compito di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa, di formazione in servizio del personale della scuola e di documentazione e ricerca didattica
l’INVALSI che avrà compiti di predisposizione di prove di valutazione degli apprendimenti per le scuole di ogni ordine e grado, di partecipazione alle indagini internazionali, oltre alla prosecuzione delle indagini nazionali periodiche sugli standard nazionali
un corpo ispettivo, composto da oltre 10mila ispettori che avranno il compito di valutare le scuole e i Dirigenti scolastici

Nel regolamento, inoltre, dovranno essere indicati gli standard per la valutazione esterna della scuola

quello che segue è l’art. del sole24ore del 28/02/11

Non a tutti piace, però, un sistema di valutazione che si basi anche sui risultati INVALSI. Ad esempio il prof. Daniele Checchi, ordinario di economia dell’Istruzione alla Statale di Milano, che considera “dati grezzi” quelli raccolti dai test. “I test INVALSI, – come leggiamo in una intervista rilasciata al Sole24Ore – valutano gli apprendimenti curriculari, ma non tengono conto dei fattori di contesto, come quelli familiari, e anche del processo formativo. In più: non misurano le abilità non cognitive. Vale a dire, la capacità di cooperare con gli altri, la creatività, l’invenzione di un ragazzo, che sono invece molto utili nella ricerca del lavoro.”

l sistema di valutazione
Tornando al decreto milleproroghe, spicca la ripartizione di compiti e funzioni tra i “nuovi valutatori”. Spetterà agli ispettori, la «valutazione esterna della scuola», da effettuare periodicamente e secondo modalità e protocolli standard, che saranno definiti in un secondo momento in un apposito regolamento, da emanarsi entro fine aprile. In buona sostanza, sarà il corpo ispettivo (autonomo e indipendente) a dare le pagelle a istituti e presidi. Con una specifica importante: «secondo quanto previsto dalla riforma Brunetta». L’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (l’Indire) avrà invece compiti «di sostegno ai processi di miglioramento e innovazione educativa» e di «formazione in servizio del personale della scuola». Ultimo tassello del nuovo puzzle valutativo disegnato dal ministro Gelmini è l’Invalsi, che dovrà dare attuazione completa a una direttiva del 2008 e portare quindi a regime, dalla primaria alle superiori, il proprio sistema di rilevazione degli apprendimenti degli alunni.

Un impianto però che ha dei costi, stimati in un documento interno, tra i 31 e gli 81 milioni di euro. L’idea, ha spiegato Daniele Checchi, è cogliere un qualcosa in più della preparazione di un ragazzo, valutando progressi (o peggioramenti) lungo i diversi step dell’esperienza scolastica. Il tutto, aggiunge, per consentire a scuole e docenti di poter poi intervenire. Allo studio è anche l’ipotesi di estendere i quiz alla maturità, in sostituzione dell’attuale quizzone (la terza prova gestita dalle singole commissioni). La novità, come ribadito più volte dal ministro Gelmini, dovrebbe arrivare il prossimo anno. Cioè nel 2012.

I test Invalsi
Attualmente i test Invalsi, quiz in italiano e matematica per valutare la preparazione dei ragazzi, sono somministrati in seconda e quinta elementare, prima e terza media. Nei giorni scorsi scorsi è stato reso noto il calendario delle prove 2011. L’11 maggio toccherà ai bambini della seconda primaria (test di lettura e prova d’italiano) e della quinta primaria (solo prova d’italiano). Il 12 maggio sarà la volta degli studenti di prima media (matematica e italiano), mentre il 13 maggio, di nuovo, i bambini di seconda e quinta elementare che si cimenteranno con la prova di matematica. Per la terza media si terrà conto della valutazione degli apprendimenti cui sono sottoposti gli studenti in occasione della prova nazionale dell’esame di stato del primo ciclo. Entro oggi sul sito dell’Invalsi le scuole potranno inserire le informazioni di contesto. Gli elaborati saranno corretti dagli insegnanti della scuola e come gli altri anni saranno inviati (a campione) degli osservatori esterni. Entro il 20 aprile le scuole riceveranno le prove da somministrare.

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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