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L’undicesimo Comandamento

da | 14 Nov 2010 | News

Alla C.A. de Il Mattino di Padova (con cortese preghiera di pubblicazione)

Alla C.A. del Comitato Provinciale per L’Unicef di Padova

Al Sito del CESP – Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova

L’undicesimo Comandamento

Il prossimo 20 novembre cadrà il 21° anniversario dell’approvazione della Convenzione Internazionale dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti e sarà altresì, per decisione delle Nazioni Unite, la Giornata Internazionale dei Diritti di tali Soggetti.
Perché di Soggetti attivi portatori di diritti e di cittadinanza trattasi.
Il nostro Paese è ancora ben lungi dall’aver recepito (ed attuato!) una politica reale in materia d’Infanzia.
Non mi voglio accodare al trenino mediatico che, in barba alla Carta di Treviso ed al Codice Deontologico dei giornalisti, si è soffermato, reiteratamente e con sconvolgente dovizia di particolari, sui recenti fatti di cronaca con per protagonisti minori, dalle “ragazze immagine” che deambulano per i palazzi del potere a quelle vittime di atroci delitti e violenze.
Evidentemente siamo un popolo in preda ad incontenibili attacchi di voyerismo collettivo, di malsana curiosità, tanto da organizzare peripli sui luoghi dell’orrore. E qui mi fermo.
Siamo un Paese ricco, per fortuna, di attivisti: animalisti, ecologisti, pacifisti, ambientalisti …..; ne discutevamo con un’amica dell’Unicef: mai sentito il neologismo (chiedo scusa all’Accademia della Crusca!): BAMBINISTI …….
Basta fare un po’ di sano zapping per i vari canali televisivi, sia della Rai che di Mediaset, per rendersi conto, con raccapriccio, dico io, di quale è l’utilizzo che la tv fa dei nostri bambini e dei nostri ragazzi.
Non è questione di essere moralisti, giacché tale non sono; un breve excursus è d’obbligo.
Bambine e ragazzine agghindate come showgirls e veline che si dimenano in movimenti assolutamente poco consoni alla loro età.
Bambini e ragazzini abbigliati come uomini adulti o come popstars.
Canterini minorenni che si esibiscono in canzoni che per il testo, per la tonalità, per la modulazione, non sono confacenti né alla loro età, né al loro timbro vocale e, quindi, ad una corretta alfabetizzazione musicale.
Il tutto dinnanzi ad una platea (di adulti e minori!) esagitata da Festivalbar.
Bambini e bambine trattati come buffi pagliaccetti in performances che suscitano l’inaudita ilarità del pubblico (e del conduttore!).
Angioletti infanti che appaiono in talk-shows o in pubbliche esibizioni del dolore dispensando petali di fiori, strasses o palloncini con musichette celesti di sottofondo.
Bambini sofferenti o infermi esibiti con una noncuranza che ha dell’ incredibile da conduttori che assumono una dolente espressione di circostanza.
Che poi i dati di autorevoli ricerche ci pongano all’ultimi posti fra i paesi Ocse per gli investimenti in materia di educazione e di cultura è del tutto ininfluente.
Che sussistano in Italia gravi sacche di povertà, di disagio, di sfruttamento minorile è, ovviamente, ininfluente.
Che la nostra Scuola Pubblica si sia trasformata in una negletta Cenerentola delle scuole private e/o paritarie è, ancora, ininfluente.
Che il nostro sistema scolastico si sia convertito in una realtà classista e discriminatoria nella quale i bambini e ragazzi se “diversi” (leggi “diversamente abili”, “zingari”, migranti o, più semplicemente, “poveri”) sono diventati una zavorra, un bubbone da estirpare, da non prendere in attenta considerazione, pure questo è totalmente ininfluente.
Queste tipologie di minori sono, di fatto, escluse, da qualsivoglia patto di cittadinanza; gli altri, i minori “normali” sono comunque una categoria a rischio, i cui diritti di tutela e di privacy sono aleatori ed incerti.

Quindi: Buon 21° Compleanno Convenzione sui Diritti; il Bel Paese ti festeggia felice!

A proposito: quale sarà mai l’11° Comandamento dimenticato fra i rami del roveto ardente?

NON TOCCARE I BAMBINI (acciocché tu abbia lunga vita sopra la Terra)!

Giulietta Poli – insegnante di Scuola Primaria – Padova

Padova 13 novembre 2010

Cobas Veneto

Pubblicato da: Cobas Veneto

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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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