Oggetto:
Materie di contrattazione d’istituto, orari di lavoro, assegnazione sedi di servizio ed utilizzazione del personale docente ed ATA.
Erronea applicazione D.L.vo n° 150/2009. Formale DIFFIDA e richiesta intervento.
Dall’inizio del corrente anno scolastico singole/i colleghe/i ed RSU, elette nelle nostre liste, hanno segnalato palesi violazioni della normativa legislativa e contrattuale vigente da parte di Dirigenti Scolastici di scuole/istituti della Provincia di Padova.
Infatti, taluni Dirigenti Scolastici assumono di non dover più applicare contratti nazionali ed integrativi d’istituto su alcune materie e che le stesse, quindi, non devono più essere contrattate con le Rappresentanze Sindacali Unitarie ma rientrano nella piena ed esclusiva responsabilità del dirigente.
In particolare, si è preso atto che diversi Dirigenti Scolastici, assumendo tale interpretazione totalmente infondata, hanno provveduto unilateralmente all’utilizzazione del personale docente ed ATA ed alle assegnazioni delle sedi di servizio, in totale dispregio della normativa sia legislativa sia pattizia. Si aggiunga che in diverse Istituzioni Scolastiche si è predisposta l’organizzazione del lavoro e l’articolazione dell’orario del personale docente, educativo ed ATA, decidendo unilateralmente i criteri per l’individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto, senza che siano state attivate le procedure di contrattazione con le RSU, chiaramente previste dall’art. 6 del CCNL del comparto scuola attualmente vigente, in palese violazione sia dei contratti d’istituto precedentemente stipulati sia dei contratti decentrati nazionali e regionali e dello stesso CCNL Scuola.
Addirittura alcuni DS hanno convocato le RSU e presentato delle “creative” proposte di contrattazione d’istituto nelle quali è stato indicato che le materie di contrattazione saranno quelle previste dall’art. 6 del CCNL Scuola “con l’esclusione di quelle non più contrattabili per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal D.L.vo n° 150/2009”.
Inoltre, alcuni Dirigenti Scolastici hanno approntato proposte contrattuali d’istituto nelle quali si parla di valutazione dei risultati (da parte del DS) e liquidazione dei compensi nei quali viene incredibilmente previsto che alcune attività come quelle relative a progetti vari, commissioni, dipartimenti, incarichi specifici, etc. saranno retribuite tenendo conto del grado di conseguimento degli obiettivi.
La scrivente Organizzazione Sindacale ritiene tali comportamenti privi di alcuna giustificazione, in palese contrasto con la normativa vigente e sanzionabili per attività antisindacale, ex art. 28 della Legge n° 300/1970.
Si noti, infatti, che la disciplina prevista dalla cosiddetta Legge Brunetta (D.L.vo n° 150/2009) non esiste per come viene rappresentata e comunque non è applicabile per diverse ragioni.
In primo luogo lo stesso decreto legislativo n° 150/2009, all’art. 65, prevede che i contratti collettivi vigenti debbano essere adeguati entro il 31 dicembre 2010 e che, nelle more, siano pienamente applicabili.
In secondo luogo, ai sensi dell’art. 74 dello stesso Decreto per alcune materie relative al personale docente deve attendersi uno specifico Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, mentre per il personale ATA mancano gli organismi di valutazione previsti.
Possiamo comprendere che taluni Dirigenti Scolastici abbiano avuto il piacere di applicare, precipitosamente ed irresponsabilmente, le boutades contenute nella Circolare della Funzione Pubblica n° 7 del 13 maggio 2010 nella quale venivano indicate fantasiose ricostruzioni che, addirittura, violavano ed innovavano lo stesso D.L.vo n° 150/2009 ma ciò non è legittimo.
Ma, a loro dispetto, il MIUR, lo scorso 23 settembre 2010, ha emesso una nota, prot. n° 8578, con la quale nel chiarire la disciplina e la attualità del contratto collettivo nazionale integrativo sulle utilizzazioni ed assegnazioni provvisorie del personale del comparto scuola per il 2010-2011 specificava che: “le innovazioni introdotte dal decreto legislativo n. 150 del 2009 sul riparto di competenze fra la fonte legale e quella negozionale comportano la necessità di approfondire i delicati riflessi, soprattutto sul versante della organizzazione e gestione del personale scolastico. Al riguardo, questo Ministero ha provveduto a prospettare la complessa problematica al competente Dipartimento per la funzione pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. In attesa di conoscere l’avviso di predetto Dipartimento, si ritiene opportuno, con riferimento alla delicata materia indicata in oggetto, richiamare l’attenzione delle SS.LL sulla necessità, al fine di assicurare il corretto e regolare avvio dell’anno scolastico 2010-2011, che le procedure di utilizzo del personale scolastico si svolgano nel quadro normativo e contrattuale di riferimento attualmente vigente.”.
Pare chiaro che, anche secondo il MIUR, per quanto concerne le procedure di utilizzazione del personale, la normativa di riferimento sia ancora il CCNL Scuola.
A fortiori ci pare assolutamente chiaro che tali considerazioni siano pienamente applicabili alla contrattazione integrativa d’istituto che deve essere effettuata nel pieno rispetto del quadro contrattuale previsto nel citato art. 6 del CCNL Scuola vigente.
Si noti, inoltre, che anche dal 1° gennaio 2011 non pare possa essere disposta alcuna applicazione unilaterale del D.L.vo n° 150/2009, o addirittura fantasiose interpretazioni dello stesso, poiché i contratti collettivi che avrebbero dovuto adeguare la disciplina contrattuale alla stessa norma non potranno essere discussi e siglati in ragione della successiva innovazione legislativa introdotta dalla Legge n° 122/2010 che, come è noto, ha congelato per tre anni la possibilità di siglare alcun Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.
Si aggiunga, infine, che allo stato sono già state pronunciate diverse sentenze di condanna di alcune amministrazioni pubbliche per attività antisindacale poiché i dirigenti avevano ritenuto erroneamente non più applicabili i vigenti contratti, in sconsiderata applicazione del D.L.vo n° 150/2009.
Ciò premesso preme sottolineare che già nel corso dello scorso anno scolastico, e nel primo periodo di quello in corso, diversi Dirigenti Scolastici, hanno “usato” le nuove disposizioni disciplinari del D.L.vo n° 150/2009 (a nostro parere comunque non applicabili al personale della scuola) come una CLAVA, senza tenere in alcun conto la delicatezza dello strumento affidatogli e spesso utilizzandolo impropriamente per riportare a più miti consigli il personale della scuola che, correttamente, pretendeva l’applicazione della normativa vigente all’interno delle scuole.
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Tutto ciò evidenziato e premesso, si
DIFFIDANO
i Dirigenti Scolastici affinché non adottino atti unilaterali senza la contrattazione d’istituto con le legittime RSU elette, sulle materie indicate dall’art. 6 del CCNL Scuola vigente, o senza i prescritti criteri e le proposte di competenza degli Organi Collegiali d’Istituto.
Si chiede, altresì, che nelle more della stessa contrattazione vengano rispettati i vigenti contratti collettivi nazionali e decentrati e i precedenti contratti integrativi d’istituto.
Si chiede che tutte le attività di organizzazione ed utilizzazione del personale fin qui disposte, in violazione della vigente normativa, vengano immediatamente rideterminate nel rispetto dei diritti del personale docente ed ATA come previsti dalla normativa vigente.
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Si chiede al Dirigente Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale di intervenire urgentemente al fine di ripristinare la legalità palesemente e pervicacemente violata da tanti, troppi, Dirigenti Scolastici poiché tale stato di cose porterà le istituzioni scolastiche ad una situazione di assoluta ingovernabilità ed a un contenzioso rilevantissimo presso i locali Tribunali del Lavoro territorialmente competenti cui si rivolgerà la scrivente Organizzazione Sindacale al fine di far sanzionare le palesi attività antisindacali rappresentate.
Tanto si segnala per gli urgenti adempimenti di competenza e si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.
Per i Cobas Scuola di Padova
Carlo Salmaso
Padova, 23 ottobre 2010
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
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