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RIFORMA EPOCALE

da | 17 Set 2010 | Cobas scuola di Padova

E’ cominciato un altro disastroso anno per la Scuola pubblica tutto caratterizzato dai licenziamenti di massa e dalla dequalificazione dell’attività formativa, derivanti dall’incedere della “riforma epocale”. Migliaia – il più grande licenziamento mai effettuato – di insegnanti, ata e precari sono stati buttati in strada; oltre 600 tra insegnanti e ata hanno perso il posto qui nel Padovano e molti sono stati utilizzati su materie che non hanno mai insegnato.

“riforma epocale” E’ cominciato un altro disastroso anno per la Scuola pubblica tutto caratterizzato dai licenziamenti di massa e dalla dequalificazione dell’attività formativa, derivanti dall’incedere della “riforma epocale”. Migliaia – il più grande licenziamento mai effettuato – di insegnanti, ata e precari sono stati buttati in strada; oltre 600 tra insegnanti e ata hanno perso il posto qui nel Padovano e molti sono stati utilizzati su materie che non hanno mai insegnato. Centinaia di alunni hanno perso la continuità didattica e ore di lezione a partire dalle scuole elementari; il tempo pieno si dimostra per quel bluff che avevamo sempre denunciato, dove la didattica lascia il posto alla vigilanza. Si sono formate classi e sezioni dalla scuola materna alle superiori con numeri assolutamente illegali (più di 30 alunni per classe) che oltre a violare la normativa sulla sicurezza, non consentono una normale, proficua e serena attività didattica. Mancano i collaboratori scolastici e il personale di segreteria con pesanti ricadute sulla vigilanza e l’igiene degli edifici e sul funzionamento delle segreterie scolastiche. Mancano i fondi per il funzionamento amministrativo e didattico delle scuole. Così in molte scuole si è arrivati a sollecitare un “contributo volontario” delle famiglie per far fronte alle spese di funzionamento quotidiano delle scuole. Mancano i fondi per pagare le supplenze temporanee: gli alunni delle classi senza insegnanti verranno smistati nelle altre classi interrompendo la didattica sia della classe ospite che di quella ospitante. Ancora peggio alle superiori dove la soluzione più largamente adottata è quella di far entrare gli studenti un’ora o due dopo l’inizio delle lezioni, o farli uscire un’ora o due prima della fine delle lezioni con una perdita del 10%, almeno, di tempo scuola nell’arco dell’anno. Così vogliono migliorare la Scuola! La “riforma epocale” della scuola rivela oggi ancora più nettamente un piano di tagli economici sulla cultura e sul futuro di bambini e ragazzi, tutto in vista della svendita dell’istruzione pubblica a favore di quella privata. Per tutti i lavoratori della scuola è saltato il RINNOVO CONTRATTUALE, sono stati congelati gli SCATTI di ANZIANITA’, aumentano contemporaneamente i CARICHI di LAVORO: ora basta!! Non siamo più disposti a nascondere il totale fallimento economico di molte scuole e non vogliamo più sostenere una scuola in decadimento ed esserne strumentalmente complici. Diamo strumenti, voce e visibilità alla nostra indignazione CHIEDIAMO AI DOCENTI ED AL PERSONALE DELLA SCUOLA DI Astenersi dai progetti, dalle attivita’ aggiuntive, dagli straordinari, rifiutare le cattedre oltre le 18 ore, vigilare sulla sicurezza, non accettare in aula gli studenti di altre classi…Chiediamo a tutti di non tappare più le falle del sistema scolastico italiano.

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Pubblicato da: Cobas Veneto

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Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)

I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.

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