Per questo ci sembra utile proporre il seguente testo prodotto da un insieme di realtà emiliane che facciamo nostro.
Lettera aperta sul Disegno
di Legge che censura le critiche ad Israele*Dopo le manifestazioni oceaniche in solidarietà con la Palestina che hanno visto la
partecipazione di insegnanti, studenti ed educatori siamo allarmati dalla possibilità che nel
nostro paese venga approvata una legge che di fatto renderebbe illegale l’espressione di
quelle critiche nelle scuole, nelle università e nelle strade. Sono, infatti, in discussione al Senato ben tre disegni di legge che, con l’obiettivo dichiarato di contrastare l’antisemitismo, rischiano invece di mettere il bavaglio ad ogni possibile critica allo stato di Israele.
Ci riferiamo al DDL 1627 – Gasparri (FI), al DDL 1004 – Romeo (Lega) e al DDL 1575 – Scalfarotto (Italia Viva).
Questi testi sono così simili che la commissione del Senato il 30 settembre scorso ha deciso di unificarli e per questo anche noi li consideriamo come un’unica minaccia alla libertà d’espressione nel nostro paese.
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La libertà di espressione e di insegnamento nelle nostre scuole e università verrebbe
gravemente minacciata, dato che nel DDL 1627 – Gasparri è previsto, sulla base della
definizione dell’IHRA, l’obbligo di “tempestiva segnalazione” alle autorità di polizia e le
sanzioni previste possono arrivare fino al licenziamento (art. 3 – DDL Gasparri). Si
prevedono, inoltre, corsi di formazione per alunni e alunne organizzati dal Ministero
dell’Istruzione che dovranno equiparare l’antisemitismo e l’antisionismo. Corsi analoghi
sono previsti per le forze dell’ordine in modo da rendere più efficace l’individuazione e la
repressione di casi che rimandano a questo tipo di definizione. (art. 2 DDL – Gasparri)
Tutto questo è molto pericoloso perché in questo modo si confonde un crimine d’odio,
come l’antisemitismo, ancora vivo nel nostro paese e da contrastare, con la critica a un
progetto di colonialismo di insediamento che si è espresso mediante la sistematica
infrazione del diritto internazionale. Di conseguenza, sarà anche più difficile individuare e
agire sui reali casi di antisemitismo. Ribadiamo che non c’è nulla di “ebraico” nel
colonialismo, nell’apartheid, nello “scolasticidio” e nel genocidio9, commessi da Israele
verso il popolo palestinese. Per questo contrastare le politiche violente e razziste di Israele
oggi non può essere considerato una forma di antisemitismo. Critiche al sionismo, tra
l’altro, provengono anche dal mondo ebraico e sono centrali nel pensiero di intellettuali
ebrei che consideriamo tra i fondatori della nostra riflessione sulla Shoah, come Hannah
Arendt e Primo Levi. Se questa legge entrasse in vigore, anche questi autori finirebbero per
essere tacciati di antisemitismo.
*Coordinamento Docenti UniBo per la Palestina
Docenti, educatrici ed educatori per il rispetto dei diritti umani in Palestina
Docenti per Gaza
Rete per la scuola pubblica Emilia-Romagna
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.






