È l’ennesimo contratto a perdere:

È invece necessario – come rivendichiamo con lo SCIOPERO GENERALE – il recupero di almeno il 30% del potere d’acquisto dei nostri stipendi. Una necessità di giustizia e dignità sociale. La qualità dell’istruzione dipende anche dal riconoscimento economico di chi quotidianamente costruisce il sapere e le relazioni dentro le nostre scuole.
Governo, ARaN e sindacati firmatari esprimono soddisfazione, ma vediamo più nel dettaglio la parte economica di questo presunto «importante risultato» sbandierato nelle loro rituali dichiarazioni:
- 1. prendendo per buoni i dati dell’ARaN, gli aumenti medi mensili lordi sarebbero di 144 € per il personale docente e 105 € per il personale ATA, cioè meno del 6%, quando invece l’inflazione solo tra il 2022 e il 2024 ha superato il 13%!
- 2. gli arretrati saranno molto ridotti dal fatto che per il 2022 e il 2023 l’aumento corrisponde solo a quanto già erogato con l’indennità di vacanza contrattuale – IVC [art. 12, comma 1, CCNL 2025]. Quindi zero arretrati per i due anni in cui l’inflazione ha morso con più violenza, arrivando al 12%!
- 3. è prevista «a titolo di arretrati» una «una tantum» – sempre “lorda” – di 1.640 € per i/le docenti e 1.440 per gli/le ATA, una mancia che però spetterà solo a chi era in servizio nell’a.s. 2023/2024 [art. 16, comma 1, CCNL 2025].
- 4. anche gli aumenti delle «indennità fisse» [RPD, CIA, indennità di direzione] avranno decorrenza dall’1.1.2024 e, perfino dall’1.1.2025, cioè dopo la stessa scadenza del CCNL. Insomma un altro stratagemma per diminuire ancor di più gli arretrati.
Co.bas. Scuola
Via Monsignor Fortin 44 – Padova
Email: perunaretediscuole@cesp-cobas-veneto.eu
Per urgenze chiamare il 347 9901965 (Carlo)
I comitati di base della scuola sono un sindacato di base nato negli anni ’80 e che da allora opera nel nostro territorio e nel territorio nazionale, con docenti e A.T.A. volontari – precari e non – disposti a mettersi in gioco.






