Linee guida per l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale Cooperativa nelle Istituzioni scolastiche
Verso una scuola democratica, solidale e critica nell’era digitale
Versione 1.0 – Anno 2025
Premessa – Verso una scuola cooperativa e democratica
Le presenti Linee guida propongono un approccio radicalmente diverso all’introduzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) nelle scuole italiane, fondato sui principi della cooperazione educativa, del mutualismo studentesco, della critica rigorosa del cambiamento tecnologico e della concezione dell’IA come servizio universale, aperto e democratico.
Questo documento si ispira alla tradizione pedagogica della scuola cooperativa di Célestin Freinet e del Movimento di Cooperazione Educativa italiano, che da decenni promuove una scuola fondata sulla partecipazione democratica, l’apprendimento cooperativo e la formazione di cittadini critici e consapevoli.
In contrasto con visioni tecnocratiche che vedono nell’IA uno strumento di efficientamento o di personalizzazione individualistica dell’apprendimento, proponiamo un modello che pone al centro:
- La costruzione collettiva della conoscenza attraverso l’uso critico e cooperativo delle tecnologie di IA
- Lo sviluppo del pensiero critico verso le tecnologie emergenti e i loro impatti sociali
- La formazione di reti mutualistiche tra studenti che si sostengono reciprocamente nell’apprendimento
- La governance democratica delle tecnologie educative da parte della comunità scolastica
- L’accesso universale e gratuito a sistemi di IA open source e trasparenti
Queste linee guida si rivolgono a dirigenti scolastici, docenti, studenti e famiglie che credono in una scuola capace di educare non solo all’uso delle tecnologie, ma anche alla loro trasformazione democratica e alla costruzione di alternative cooperative ai modelli dominanti.
1. Il ruolo dell’IA nella Scuola Cooperativa
1.1 La strategia e gli obiettivi di un’IA democratica nella Scuola
L’introduzione dell’IA nelle scuole deve essere guidata da una visione che superi la logica del mercato e della competizione, abbracciando invece i principi della cooperazione, della solidarietà e della giustizia educativa.
Obiettivi strategici:
a) Costruire una comunità di apprendimento cooperativo in cui l’IA diventa strumento di mediazione per l’apprendimento collettivo, supportando la condivisione di conoscenze e competenze tra pari;
b) Sviluppare il pensiero critico digitale formando studenti capaci di analizzare, decostruire e riprogettare le tecnologie di IA secondo principi democratici e inclusivi;
c) Promuovere l’accesso universale a sistemi di IA aperti, trasparenti e controllati democraticamente dalla comunità educativa;
d) Formare futuri cittadini cooperatori che sappiano utilizzare le tecnologie per costruire relazioni solidali e progetti collettivi;
e) Contrastare le disuguaglianze digitali attraverso la condivisione delle risorse tecnologiche e delle competenze.
1.2 Il modello cooperativo di introduzione dell’IA nelle Scuole
Il modello proposto si basa su quattro pilastri cooperativi:
1. Mutualismo educativo
Gli studenti si organizzano in cooperative scolastiche di apprendimento dove l’IA è utilizzata come risorsa condivisa per progetti collettivi. Le competenze digitali si sviluppano attraverso la peer education e il mutuo insegnamento.
2. Critica tecnologica
Ogni utilizzo di IA è accompagnato da un processo di analisi critica che esamina: gli interessi economici sottesi, i bias incorporati, le implicazioni sociali, le alternative possibili. Gli studenti diventano “critici digitali” capaci di smascherare i meccanismi di potere celati nelle tecnologie.
3. Governance partecipativa
Le decisioni sull’introduzione e l’utilizzo di sistemi di IA vengono prese attraverso assemblee studentesche, consigli cooperativi e processi deliberativi che coinvolgono tutta la comunità scolastica. Si costituiscono commissioni miste (studenti, docenti, famiglie, territorio) per la gestione democratica delle tecnologie.
4. Commons digitali
La scuola diventa un laboratorio di commons digitali dove gli studenti apprendono a costruire, gestire e migliorare collettivamente le risorse tecnologiche. I dati prodotti restano di proprietà della comunità e vengono utilizzati per il bene comune.
2. Principi di riferimento cooperativi e democratici
La strategia per l’introduzione dell’IA cooperativa è guidata dai seguenti principi fondamentali:
Solidarietà digitale
L’uso dell’IA deve rafforzare i legami solidali nella comunità scolastica. Ogni tecnologia deve essere valutata in base alla sua capacità di favorire la cooperazione, il mutuo aiuto e l’inclusione. Si rigettano usi competitivi, individualisti o che creano gerarchie tra studenti.
Democrazia tecnologica
La comunità scolastica ha il diritto di controllare democraticamente le tecnologie utilizzate. Ciò implica trasparenza sui funzionamenti degli algoritmi, possibilità di modificare i sistemi, partecipazione alle scelte tecnologiche. Si promuove l’uso di software libero e hardware aperto.
Giustizia epistemica
L’IA deve valorizzare e amplificare la diversità dei saperi, delle culture e delle esperienze presenti nella comunità scolastica. Si contrasta ogni forma di colonialismo digitale che imponga modelli culturali dominanti attraverso le tecnologie.
Autonomia critica
Gli studenti sviluppano capacità di analisi critica delle tecnologie, comprendendo i loro meccanismi di funzionamento, i loro limiti e le loro implicazioni sociali. L’obiettivo è formare cittadini capaci di orientare lo sviluppo tecnologico verso il bene comune.
Sostenibilità integrale
L’introduzione dell’IA rispetta principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Si privilegiano soluzioni a basso impatto energetico, si valutano gli effetti sui lavori futuri degli studenti, si costruiscono economie locali della conoscenza.
Apertura e trasparenza
Tutti i processi, i dati e i codici utilizzati sono aperti e ispezionabili dalla comunità. La conoscenza prodotta attraverso l’IA viene condivisa liberamente secondo principi di open education e open science.
3. Requisiti di base per un’IA democratica e aperta
3.1 Requisiti etici dell’IA cooperativa
Controllo democratico e supervisione collettiva
Le decisioni sui sistemi di IA non possono essere delegate a tecnici o dirigenti, ma devono essere prese collettivamente attraverso processi deliberativi che coinvolgono studenti, docenti, famiglie e territorio. Si costituiscono assemblee tecnologiche con potere decisionale reale.
Trasparenza radicale e spiegabilità pubblica
Ogni sistema di IA utilizzato deve essere completamente trasparente: codice sorgente accessibile, algoritmi ispezionabili, dati di training pubblicati, processi decisionali spiegabili in linguaggio comprensibile. La comunità ha diritto di audit tecnologico permanente.
Anti-discriminazione attiva
Non basta evitare le discriminazioni: l’IA deve essere progettata per contrastare attivamente le disuguaglianze esistenti. Si utilizzano algoritmi che favoriscono l’inclusione, si amplificano le voci marginalizzate, si riparano le ingiustizie storiche.
Responsabilità collettiva condivisa
La responsabilità per gli effetti dell’IA non ricade sui singoli (dirigenti, docenti), ma è assunta collettivamente dalla comunità attraverso strutture cooperative di gestione e controllo. Si istituiscono fondi mutualistici per affrontare eventuali problemi.
3.2 Requisiti tecnici per l’IA aperta
Priorità assoluta al software libero
Si utilizzano esclusivamente sistemi di IA basati su software libero e hardware aperto. Sono vietati sistemi proprietari, closed source o che creino dipendenza da aziende private. La comunità mantiene il controllo completo delle tecnologie utilizzate.
Infrastrutture cooperative e decentralizzate
Si costruiscono infrastrutture tecnologiche gestite cooperativamente dalle scuole del territorio, evitando dipendenze da cloud privati o multinazionali. Si promuovono reti peer-to-peer, server cooperativi, sistemi distribuiti.
Gestione comunitaria dei dati
I dati prodotti dalla comunità scolastica sono gestiti come bene comune. Si istituiscono data commons controllati democraticamente, con regole chiare sulla loro utilizzazione per il bene collettivo. È vietata qualsiasi commercializzazione dei dati.
Interoperabilità e standard aperti
Tutti i sistemi utilizzano standard aperti che garantiscono interoperabilità e evitano lock-in tecnologici. La comunità mantiene la libertà di migrare verso soluzioni alternative o di modificare i sistemi esistenti.
3.3 Requisiti normativi per la protezione dei commons digitali
La gestione dei dati e della privacy si basa sui principi dei commons digitali e della sovranità digitale della comunità:
Data sovereignty comunitaria
I dati prodotti dalla comunità scolastica appartengono alla comunità stessa, che ne decide l’utilizzo attraverso processi democratici. Si istituiscono data trusts cooperativi che gestiscono i dati nell’interesse collettivo.
Privacy cooperativa
La protezione della privacy non è solo questione individuale, ma collettiva. Si sviluppano sistemi di privacy preserving che permettono l’uso dei dati per il bene comune salvaguardando i diritti individuali.
Diritto alla modificazione tecnologica
La comunità ha diritto non solo di utilizzare le tecnologie, ma di modificarle, migliorarle e ridistribuirle. Si garantisce il diritto al reverse engineering e alla riprogettazione cooperativa dei sistemi.
4. Come introdurre l’IA cooperativa nelle scuole
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