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CENSURA: la lunga mano Ministero

da | 14 Apr 2025 | Discussione, Materiali, Primo piano

a cura dei Cobas Scuola di Palermo

Accade, dunque, ai nostri giorni, non durante il fascismo, che la casa editrice CLITT del gruppo Zanichelli pubblichi un testo di Scienze sociali in lingua inglese in uso negli istituti professionali (Revellino et al., Step into Social Studies, CLITT 2023, isbn 9788808799890), nel quale le autrici avevano inserito una scheda a pagina 95 con un riadattamento di un articolo della ONG Human Rights Watch sulla revisione operata dal decreto legge 130/2020 del governo pentastellato di Giuseppe Conte sul decreto 113/2018 del governo precedente. Si dà il caso che quest’ultimo decreto, voluto dal ministro Matteo Salvini, che notoriamente appartiene al partito «anti-migranti, la Lega», fosse fortemente restrittivo nei confronti della concessione dei permessi di soggiorno e la ONG commentasse il caso all’interno di un percorso di Educazione civica (scheda allegata con traduzione molto letterale del sottoscritto per non alterare il senso “politico” della questione).
La scheda, nonostante, in realtà, riportasse in basso la fonte, tranquillamente reperibile in rete, non è piaciuta al Ministero, che «ha segnalato il caso» alla casa editrice e questa ha prontamente obbedito, ritirando tutte le copie in commercio, rimuovendo la scheda dalla versione online, sostituendo nel cartaceo “il caso” incriminato con il testo della legge 130/2020, «senza commenti di parte», e inviato a tutti/e i/le dirigenti delle scuole che avevano adottato il libro una lettera sottoscritta dalla Direttrice Generale (lettera allegata).
Ora, al di là della questione della libertà di stampa e del pericoloso precedente che questo fenomeno comporta, anche per l’evidente segnale di deterrenza nei confronti degli altri editori, che saranno costretti, eventualmente, a farsi carico di notevoli danni economici in caso di ristampe, colpisce in questa storia la derubricazione a «tema molto controverso» della questione relativa ai diritti umani dei migranti, di chi fugge da guerre, fame, torture e trattamenti giudicati inumani da chi da decenni si occupa della salvaguardia delle vite umane, tra cui anche Amnesty International.

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Pubblicato da: Redazione
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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