Inizio 5 Cobas scuola di Padova 5 QUANTA FRETTA MA DOVE CORRI

QUANTA FRETTA MA DOVE CORRI

da | 31 Gen 2025 | Cobas scuola di Padova, News

di AA.VV.

Tutti mugugnano per la fretta delle con cui il Ministro ha disposto l’applicazione delle nuove disposizioni in riguardo alla valutazione e al comportamento degli alunn3, perfino i Dirigenti scolastici.
Si creano disfunzioni, incompresioni, problemi a cascata come per l’uso della piattaforma di iscrizione UNICO: lamentele e problemi a cui Valditara fa spallucce forte del assenso del Governo. E dunque: ” Via, andare!”
A giugno però i genitori torneranno a leggere i vecchi giudizi sulla pagella. In tutto sei: ottimo, distinto, buono, discreto, sufficiente, non sufficiente. Ognuno di essi sarà correlato dalla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento dell’educazione civica.
Per le scuole medie, la valutazione della condotta – che in pagella da decenni ormai in realtà si chiama comportamento – sarà espressa in decimi come tutte le altre materie. D’ora in poi chi prende un voto inferiore al 6 non sarà ammesso alla classe successiva: avere 11 o 18 anni non farà più alcuna differenza. Il 5 in condotta comporterà la bocciatura automatica e nel caso dei ragazzi di terza la non ammissione all’esame finale.
Restano sempre in attesa di indicazioni le scuole superiori, anch’esse coinvolte dalla riforma che prevede una stretta importante sulla condotta, visto che, in base alla legge approvata l’anno scorso, d’ora in poi il 6 non garantisce più la promozione: chi strappa solo la sufficienza in comportamento è rimandato a settembre e deve presentarsi a scuola con un elaborato su cittadinanza e Costituzione.
Ma non basta.
Ecco che si suona la carica: già a luglio 2024 i senatori leghisti hanno proposto una significativa riforma della struttura dei licei classici e scientifici, introducendo la possibilità di attivare un’opzione «professionalizzante». Due mesi dopo sono i deputati del Carroccio a presentare una proposta di legge per ridurre la durata delle scuole superiori da cinque a quattro anni, allo scopo di «anticipare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro».
Anche nelle commissioni parlamentari il lavoro sulla scuola della Lega è indefesso e condotto con piglio da Rossano Sasso. Che ha nel mirino, in particolare, questioni di genere e studenti stranieri. Sua la mozione «anti gender» nelle scuole, sua la legge che inasprisce le sanzioni per chi compie gesti violenti contro gli insegnanti. Sua anche la faccia quando bisogna far digerire concetti irricevibili come la separazione degli studenti con background migratorio dal resto del gruppo classe (vecchia idea di epoca Gelmini, quando Valditara era consulente della ministra).
Non ci sono solo le nuove linee guida per l’insegnamento delle materie umanistiche in cui è previsto lo studio della Bibbia, volute da Valditara. C’è anche l’emendamento nella legge finanziaria per togliere l’Imu alle scuole private, la proposta di legge per imporre l’esposizione del crocifisso nelle aule e quella per l’obbligatorietà del presepe per evitare che «taluni dirigenti di istituzioni scolastiche e universitarie possano cancellare o chiamare in altro modo le celebrazioni e tradizioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana».
Fino a quando tutto questo?!!

Pubblicato da: Cobas Veneto

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