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PAGARE TANGENTI di Stato per poter insegnare

da | 10 Gen 2025 | Autodifesa, Discussione, Webpress

di Ilaria Cabrini*

Dopo la laurea in Filosofia, conseguita nel 2003, e una decina di anni di lavoro in altro settore rispetto alla scuola, mi avvicino, nel 2015, al lavoro di docente.

Un anno su materia (Filosofia e Storia) poi una decina di anni (circa) sul sostegno.

Le ingiustizie fanno parte di ogni mestiere, lo so, non solo di quello dell’insegnante.

L’ansia di fine agosto e’ sempre presente in attesa delle convocazioni: non sapere in quale scuola ricominciare (dopo i due mesi di disoccupazione di luglio e agosto per contratti terminati al 30 giugno) rendono difficile sperare in una continuità didattica da tutti tanto osannata. Avendo accumulato diversi anni di esperienza e anche di punteggio, ho deciso di affrontare la specializzazione universitaria Tfa, tirocinio formativo attivo, percorso che permette di conseguire la specializzazione richiesta agli
insegnanti di sostegno. Ho, quindi, conseguito tale abilitazione a giugno 2024, e mi è stato possibile inserirmi nella graduatoria di I fascia (ADSS, per l’appunto).

È stato un anno faticosissimo, per il lavoro a scuola al mattino, la frequenza obbligatoria in università al pomeriggio, gli esami da sostenere e una famiglia da mantenere e seguire (sono madre di due ragazzi di 14 e 10 anni, e sono divorziata).

Anche la spesa è stata esosa. Ho dovuto rivoluzionare la mia vita e avere un “Team” familiare che potesse sostenermi (i miei genitori, anime pie).

Credevo, a quel punto, di aver ottenuto un buon risultato. Ero finalmente specializzata, quindi avrei lavorato e sperato nella continuità didattica che, nel sostegno (soprattutto), ha grande importanza, per i ragazzi certo, ma per le famiglie ancora di più.

Non credevo, però, di scoprire tutto ciò: con l’avvento dei corsi abilitanti per l’insegnamento, i cosiddetti 30-60 CFU, il Ministero preposto ha fornito la possibilità (a chi gia’ abilitato sul sostegno) di conseguire l’abilitazione su materia (2100 euro circa).

Io, ora, sono in una posizione buona (per il punteggio accumulato con gli anni di lavoro), ma cosa ne sara’ di me?

In quanto il corso abilitante di 30 cfu (per chi lo sosterra’) sarà valutato 36 punti nella graduatoria del sostegno.

Ma come è possibile?

Una Laurea del Vecchio Ordinamento valutata 3 punti? E un corso abilitante, con lezioni on line, 36 punti?

Lo stesso Tfa (tirocinio formativo attivo di durata annuale) da me sostenuto presso l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, e’ stato valutato, nella mia classe di concorso (A19 filosofia e storia) 9 punti.

Perché il corso abilitante di 30 Cfu vale 36 punti? Come puo’ essere?

E poi come può valere 36 punti sulla graduatoria del sostegno, un’abilitazione di materia?

L’anno di lavoro 2015/16 svolto da me su materia (A019 filosofia e storia) è valso non 12 punti, ma la meta’ (6 punti) sulla graduatoria del sostegno (ADSS).

E’, davvero, questo il sistema corretto per reclutare i docenti? Io ora dovrei, quindi, investire, nuovamente tempo, studio, sacrificio e denaro, per avere quei 36 punti?

Diversamente l’anno prossimo, slittero’ vertiginosamente verso posizioni sempre più basse in graduatoria, perché superata da chi invece lo farà.

E anche chi sceglierà di affrontare il percorso abilitante dei 30 Cfu, lo farà, credo, solo per il punteggio, per avanzare di posizione nella graduatoria del sostegno e poter sperare nel ruolo.

Questo reclutamento mi pare ESCLUSIVO: per chi ha tempo, e denaro…. E’ una corsa ai punti, in un sistema corrotto: DEVO PAGARE PER LAVORARE.

La scuola è stata trasformata in un mercimonio. Ringrazio anticipatamente chi riesce a comprendere il mio disagio e chi può, anche in minima parte, farsi portavoce delle mie parole.

Buon lavoro, Un abbraccio

*insegnante precaria su sostegno (da orizzontescuola)

Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto

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