Riceviamo e pubblichiamo.
*** La Consultoria di Non Una di Meno (stabile occupato dallo scorso 8 marzo e di proprietà dell’ATER) è a rischio sgombero, pertanto il luogo di ritrovo e il percorso potrebbero subire delle variazioni; per questo è utile tenere d’occhio le pagine social indicate di seguito ***
Qui l’evento FB: https://www.facebook.com/events/445021238290618/
Instagram: https://www.instagram.com/p/DCWQTI4ItHY/?img_index=1
Mail: nudm.padova@gmail.com

In ognuno di questi casi la morte è stata indotta dalla violenza di genere ed etero cis-patriarcale. Nell’83% dei casi il colpevole è un marito, ex marito, figlio, conoscente della persona uccisa, come segnala l’Osservatorio su femminicidi, lesbicidi e trans*cidi di Non Una di Meno.

Il governo e i partiti che lo compongono, Lega e FdI, stanno portando avanti politiche contro le donne e le libere soggettività: ne sono un esempio l’emendamento al PNRR che rafforza la presenza delle associazioni “pro-vita” nei Consultori; la risoluzione Sasso contro l’educazione sessuale nelle scuole; la persecuzione della GPA come reato universale. Il ddl sicurezza inoltre inasprisce la repressione nei confronti di chi manifesta il suo dissenso, prevedendo fino a 2 anni di reclusione.

Mentre la retorica del governo Meloni parla di famiglie e natalità, nella pratica questo governo ha tagliato i posti negli asili nido, ha raddoppiato l’Iva su prodotti per l’infanzia e assorbenti, ha tagliato tutte le forme di sostegno al reddito.

Nella città di Padova i consultori rimasti versano in condizioni di definanziamento e sono di fatto svuotati nel loro ruolo di luoghi di prevenzione e informazione sulla salute e i diritti riproduttivi.Per questo l’8 marzo, come Non una di Meno Padova, abbiamo ri-aperto l’ex Consultorio di via Salerno 1, attivando una Consultoria femminista.
Attraverso gli sportelli di primo ascolto psicologico e all’accesso all’IVG, i cerchi di parola su consenso, sessualità e salute, i momenti di socialità, e diversi laboratori di autodifesa e corporei, la Consultoria è stata un presidio transfemminista contro la violenza di genere.
