Mozione del Collegio dei Docenti dell’IIS “Marco Polo – Liceo Artistico” di Venezia sulle “Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica” adottate con Decreto Ministeriale n.183/2024 del 7 settembre 2024.
VISTO il testo delle “Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica” adottate con Decreto Ministeriale n. 183/2024 del 7 settembre 2024;
VISTO il parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione approvato nella seduta plenaria n.131 del 28/08/2024;
i Docenti del Collegio del 27 settembre 2024, in merito alle “Linee guida per l’insegnamento
dell’Educazione civica” per l’a.s. 2024/25
DICHIARANO
il proprio dissenso rispetto allo spirito complessivo del documento, per le seguenti motivazioni:
1. Nonostante la bocciatura all’unanimità del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione
(CSPI), le nuove Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica, varate con D.M. n.
183 il 7 settembre 2024 presentano richieste inaccettabili nella scuola pubblica, che deve
adoperarsi per fornire una pluralità di punti di vista utili alla formazione del senso critico e
dell’autonomia intellettuale degli studenti e delle studentesse. Al contrario, numerosi tratti
delle Linee guida presentano una marcata connotazione ideologica.
2. L’enfasi sui concetti di “Patria”, “Nazione”, “comune identità nazionale”, “stemmi”, “inno e
bandiere come forme di appartenenza a una Nazione” si contrappongono ai valori di
fratellanza universale e di amicizia, pace e uguaglianza tra i popoli promossi dalla scuola
pubblica. Si ritiene, invece, che l’Educazione civica in una scuola ormai interculturale debba
avere tra i suoi principi quello della ricerca dei punti di contatto tra le diverse culture,
attraverso la conoscenza della varietà dei sistemi di vita e di pensiero e il superamento di
stereotipi e pregiudizi.
3. L’affermazione “la scuola costituzionale è quella che stimola e valorizza ogni talento”
costituisce una profonda revisione delle istanze democratiche presenti nell’attuale normativa scolastica. La valorizzazione dei talenti poggia, infatti, le sue basi sulla meritocrazia, la
quale educa alla competizione piuttosto che al rispetto dei principi costituzionali di
solidarietà, libertà e eguaglianza.
4. L’enfasi sulla «valorizzazione dell’iniziativa economica privata», su «l’importanza della
proprietà privata», sull’educazione « all’imprenditorialità», sulla diffusione della «cultura di
impresa» e sull’introduzione di un’«educazione finanziaria e assicurativa», «come momento
per valorizzare e tutelare il patrimonio privato», pone l’accento sull’iniziativa economica
privata e mai su quella pubblica. Si fa inoltre presente che la legge fondamentale dello Stato
non parla mai di «cultura del lavoro», come affermano le Linee guida (p. 2), ma di «diritto al
lavoro» o di «condizioni di lavoro». Le Linee guida fanno così assurgere a sistema di valori
civici condivisi uno dei tanti approcci possibili al lavoro e all’economia, mettendo in
secondo piano la relazione sociale tra individuo e collettività.
5. Il documento è privo di riferimenti espliciti all’educazione contro le discriminazioni e la violenza di genere, tematiche queste estremamente attuali che richiedono azioni urgenti che prevedano interventi strutturali quali l’educazione sessuale ed affettiva declinati per ordine e grado di scuola.
6. Si fa infine notare che, come ribadito dal CSPI (p. 1-3), la sostituzione delle precedenti linee guida con le attuali, oltre a non essere necessaria, vanifica l’enorme lavoro pedagogico e culturale messo in atto nelle scuole nel quadriennio successivo all’istituzione dell’Educazione civica, senza che nemmeno siano stati resi noti gli esiti dei monitoraggi
compiuti dal Comitato tecnico-scientifico e dal Gruppo di esperti nominati dal Ministero stesso.
Venezia, 27 settembre 2024
Approvato a maggioranza
53 favorevoli
5 contrari
29 astenuti
Pubblicato da: Redazione Cobas e Cesp Veneto