Abbiamo segnalato in tempi non sospetti le ‘costrizioni disciplinari’ che minano la libertà di insegnamento e didattica presenti nelle Linee Guida del ministro Varditara, così come ci siamo soffermati più volte sulla faragginosa miscellanea disciplinare e sull’ingresso sguaiato dell’imprenditoria privata nel Liceo Made in Italy.
In questi giorni il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, massimo organo consultivo il cui parere – lo ricordiamo – non è vincolante per il Ministro e il Governo, ha espresso pareri molto negativi su ambe due i temi. Una vera e propria censura delle proposte ministeriali.
Se non bastasse illustri colleghi e fior fiore di intellettuali si sono spesi in importanti analisi filosofiche, pedagogiche ed economiche sulla forzata trasformazione in senso etico-economico (Stato Etico di gentiliana memoria) dell’insegnamento.
Tutte critiche scrollate di dosso da Valditara con un’alzata di spalle e un sorriso sghembo di sufficienza.
Forse per questo senso di fastidiosa arroganza ministeriale, lo scrittore e insegnante Cristian Raimo (già oggetto di un procedimento disciplinare) si è lanciato in un’invettiva paragonando Valditara al Dart Fener della saga “Guerre Stellari”, al ‘male supremo’. Troppo onore, seppur in negativo, per un mediocre burocrate che spesso inciampa nell’articolare il lessico italiano. Ma posto che Raimo non si è palesato come uno degli ultimi Jedi in grado di usare la spada laser con la psicocinesi, è meglio che la sua spada l’affidi al buon Kilo Ren, più abile ed efficace.
Lasciando da parte i toni leggeri e scherzosi ci sentiamo di segnalare, oltre che alcuni pezzi da il Manifesto di oggi a firma di Michele Girolamo De Michele e di Luciana Cimino, il video secco e preciso del Corriere a firma di Daniele Manca che inchioda Governo e opposizioni alle loro responsabilità.
G.Z.
qui G. De Michele:
“le Linee guida, affermando che «la responsabilità individuale non può essere sostituita dalla responsabilità sociale», sembrano arrogarsi il diritto di affermare dove passi il punto di equilibrio fra individuo e società: il che non solo non è costituzionalmente corretto, ma prefigura uno Stato Etico che demanda alla scuola il compito di trasmettere i valori etici, politici ed economici determinati dallo Stato, piuttosto che fornire gli strumenti attraverso i quali ciascuno può darsi una propria scala di valori. Il ruolo delle discipline scientifiche è posto al servizio dell’iniziativa economica privata e della dottrina della crescita economica – acriticamente affermata -, mentre passano in secondo piano i temi ambientali. Preoccupa che l’espressione “cambiamento climatico” scompaia dalle competenze per la scuola secondaria, mentre di “riscaldamento” non c’è menzione; quanto all’Agenda 2030, è relegata in una nota, a sua volta ridefinita dalla focalizzazione su un solo obiettivo: un potenziale assist ai negazionisti del riscaldamento globale.”
qui L. Cimino:
“La Sezione Consultiva del Consiglio di Stato ha chiesto a Valditara di rivedere e integrare alcuni aspetti poco chiari. Tra questi i costi: Valditara, nella sua relazione tecnica, non ha specificato che il nuovo indirizzo non comporterà «maggiori oneri a carico della finanza pubblica». Poi è stato chiesto un chiarimento sulla Fondazione Imprese e competenze per il Made in Italy che servirebbe a promuovere il potenziamento e l’ampliamento dell’offerta formativa. Il Consiglio di Stato ha anche lamentato scarsa chiarezza sulla definizione dell’assetto del nuovo liceo, soprattutto per quanto riguarda la metodologia didattica e il «rapporto tra approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità». Ha poi rilevato una mancanza di natura procedurale: il ministero non aveva prodotto il parere, preventivo e obbligatorio, della Conferenza unificata.”