I contributi richiesti alle famiglie [ che alle Superiori vanno dai 100 ai 200 Euro ] sono solo ed esclusivamente su base volontaria e l’iscrizione dell’alunno alla classe successiva non può in alcun modo essere subordinata al versamento di tale contributo nè tanto meno l’alunno che non lo ha versato può in nessun caso essere discriminato (ad esempio minacciando di non lasciare usare palestre o laboratori).
Per quanto riguarda le tasse scolastiche sono dovute solo ed esclusivamente per il quarto e quinto anno e hanno i seguenti importi:
- tassa di iscrizione € 6,04;
- tassa di frequenza € 15,13
- tassa per esami di idoneità, integrativi, di licenza, di maturità e di abilitazione € 12,09 (solo per il quinto anno)
- tassa di rilascio dei relativi diplomi € 15,13 (solo per il quinto anno).
Esonero dal pagamento delle tasse
Tra l’altro è possibile accedere anche all’esonero del pagamento delle tasse sopra descritte al ricorrere di determinate condizioni e a patto che l’alunno abbia un voto di comportamento non inferiore all’8. L’esonero non è richiedibile dagli alunni ripetenti e da quelli che hanno subito sanzione disciplinare superiore a 5 giorni.
L’esonero dal pagamento delle tasse obbligatorie è richiedibile:
- per merito (l’alunno deve avere una media non inferiore all’8 negli scrutini finali)
- per motivi economici (Isee familiare pari o inferiore a 20mila euro)
- per alunni che rientrino in determinate categorie (orfani di guerra, figli di mutilati o invalidi di guerra, figli di invalidi per causa di servizio, ciechi civile.
Nel suo caso, quindi, avendo un ISEE di 20mila euro non è tenuta neanche al pagamento delle tasse di iscrizione e di frequenza, a patto che suo figlio abbia almeno 8 in comportamento. In caso contrario unico importo dovuto è quello relativo alle tasse di iscrizione e di frequenza che, tra le altre cose, non vanno versate alla scuola ma direttamente con bollettino postale precisando la causale (tassa iscrizione e nome alunno), sul c.c.p. n. 1016 intestato all’Agenzia delle Entrate – Centro Operativo di Pescara, utilizzando i bollettini disponibili presso gli uffici postali oppure attraverso bonifico bancario: Agenzia delle Entrate – Centro operativo di Pescara – Tasse scolastiche- IBAN: IT45 R 0760103200 000000001016
Chi può richiedere il bonus scuola
Possono richiedere il contributo le famiglie con figli studenti che sono iscritti a scuole secondarie di primo o secondo grado statali, paritarie o incluse nell’Albo regionale delle scuole non paritarie. Sono compresi anche i percorsi formativi accreditati dalla Regione che erogano percorsi triennali o quadriennali di istruzione professionale e i percorsi del sistema duale.
Come ottenere il contributo
Per ottenere il contributo sono necessari alcuni requisiti Isee che devono essere consultati presso il sito web o la segreteria del proprio Comune. L’erogazione della misura, infatti, è in capo alle Regioni che delegano poi ai Comuni. Al momento, quelle che hanno confermato l’agevolazione anche per il prossimo anno sono cinque: Lazio, Lombardia, Sicilia, Puglia e Piemonte. I bandi per i bonus libri scuola 2024/2025 delle Regioni che mancano, dovrebbero essere resi disponibili prossimamente.
Bonus scuola: Veneto
Per le specifiche istruzioni si veda la locandina in allegato e si consulti il sito della Regione al link http://www.regione.veneto.it/istruzione/buonoscuolaweb
Nella locandina sono disponibili i contatti e-mail e telefonici del competente ufficio della Direzione Formazione e Istruzione della Regione Veneto a cui rivolgersi per eventuali informazioni.
Bonus scuola: Lombardia
La Lombardia, eroga il contributo per sostenere economicamente il percorso educativo di studentesse e studenti dai 3 ai 21 anni, attraverso il programma Dote Scuola. Si possono ottenere buoni per un valore da 150 a 500 euro per l’acquisto di libri di testo, dotazioni tecnologiche e strumenti per la didattica.
Cosa succede in Piemonte e nel Lazio
Il voucher scuola della Regione Piemonte è un buono che corrisponde a un importo in denaro ed è messo a disposizione di studenti iscritti per il prossimo anno scolastico a scuole o agenzie formative.
Nella Regione Lazio il bonus scuola per il libri scolastici deve essere richiesto al proprio Comune di residenza. Anche in questo caso il voucher scuola è riservato agli allievi della scuola secondaria di primo e secondo grado, residenti nella Regione Lazio, in carico a famiglie con reddito Isee inferiore alla soglia annua di 15.493,71 euro.
Bonus scuola in Puglia e in Sicilia
In Puglia possono fare richiesta per ottenere il beneficio gli studenti e le studentesse, oppure, nel caso di minorenni, i genitori o i tutori legali con un Isee non superiore a 11mila euro. Questo limite è elevato a 14mila per le famiglie numerose con tre o più figli.
La Regione Sicilia garantisce il bonus alle famiglie di alunni delle scuole primarie tramite il “Portale cedole librarie” un’interfaccia telematica che coinvolge scuole, librerie e l’amministrazione regionale. Per il 2024/2025, la novità è che anche i Comuni saranno integrati nel processo di gestione e pagamento del bonus.
Quanto è aumentata la spesa per l’educazione dei figli
L’inflazione pesa e tanto sui bilanci familiari sotto molteplici aspetti. E che uno di questi sia proprio l’educazione e l’istruzione dei figli è un dato. Oggi le famiglie italiane devono spendere in media il 3,7% in più rispetto allo scorso anno: il costo medio di un percorso standard è salito, infatti, da 130mila euro a 135mila.