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INDIGNARSI è poco.

da | 11 Mag 2024 | Discussione, News, Primo piano, Senza categoria

di Beppi Zambon

Il ministro Valditara irride gli studenti che provano a manifestare verso gli “Stati generali della Natalità” a cui pure erano stati invitati purchè silenziosi: “Non sono presente che ci vengono a fare?!!”.
Stati Generali farlocchi come da rituale copione: pura e semplice passarella istituzional-clericale, artefatti per poter rilanciare la centralità di “dio-patria-famiglia” tanto cara ai ministri clerical-fascisti del Governo, quali Fontana, Valditara, Rocella e compagnia brutta.
Tutti – o quasi – si sono indignati per la rumorosa contestazione alla ministra Rocella e giù solidarietà a manetta.
Tutti – o quasi – si sono allarmati per la censura ad Antonio Scurati e vai con la pubblicazione/lettura della sua lettera.
Molti si erano preoccupati per la deriva manganellesca della polizia a Pisa, lo stesso presidente Mattarella aveva ammonito scrivendo che l’autorevolezza non si ottiene con i manganeli.
Il seguito di manganellate, poi, a Torino, Roma, Napoli, Palermo, è stato oscurato dalla accusa di antisionismo verso i manifestanti, è stato passato come ‘giusto messaggio’ verso chi mette in discussione il genocidio in atto nei territori palestinesi.
Ieri, un silenzio assordante ha accompagnato l’ennesima repressione contro un gruppo di studenti delle superiori che manifestavano contro gli “Stati generali della natalità”.
Eppure le immagini della violenza delle forze dell’ordine ai danni di qualche centinaio di giovanissimi disarmati sono sconcertanti. Forse è che que* student* non si chiamano Scurati?!
Non è colpa tua Scurati Antonio: sono i media di regime, una opposizione di comodo ed intellettual* accomodant*.
Tutto tace e Valditara pure irride.

Pubblicato da: Redazione
Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina  Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina
Collegio docenti dell'IIS Giovanni Valle

Mozione per la pace e la difesa dei diritti umani in Palestina

Come docenti impegnati nella promozione dei valori democratici, del pluralismo, della cittadinanza attiva e della difesa dei diritti umani, sentiamo l’urgenza morale di prendere pubblicamente posizione in merito alla tragedia umanitaria che si sta consumando in Palestina, che coinvolge decine di migliaia di vittime innocenti, tra cui un numero senza precedenti di bambini e di civili. Le notizie e le immagini di interi quartieri rasi al suolo, di ospedali bombardati e resi inagibili, di bambini mutilati e insanguinati, di medici, infermieri e giornalisti presi di mira e trucidati, di centinaia di civili affamati e uccisi mentre aspettano un sacco di farina, meritano attenzione, non indifferenza, anche e soprattutto ora, di fronte a un nuovo, spaventoso teatro di guerra in Medioriente che rischia di occultare quelle immagini, fino a farcele dimenticare.

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