È stata firmata all’Aran da TUTTE le organizzazioni e confederazioni sindacali rappresentative l’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro dell’Area dirigenziale Istruzione e ricerca relativa al triennio 2019-2021. Il rinnovo riguarda circa 6.500 unità di personale tra dirigenti della Scuola, dell’Università, dell’Afam, della Ricerca. «Con questo contratto vogliamo dare un ulteriore segnale di attenzione nei confronti dei dirigenti scolastici, che con il loro impegno quotidiano rappresentano un pilastro fondamentale del mondo della scuola. La loro valorizzazione passa dal miglioramento delle condizioni lavorative e anche dall’aspetto economico, elementi che abbiamo tenuto fortemente in considerazione all’interno di questo accordo. Il mio obiettivo è ridare prestigio e autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola perché da loro passa il futuro del nostro Paese», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara.«Con la firma, si conclude la tornata dei rinnovi 2019-2021 – ha sottolineato il presidente Aran, Antonio Naddeo – è un contratto che, in linea con gli altri varati nei mesi scorsi, contiene numerose innovazioni varate in accordo con le richieste della categoria e riconosce aumenti medi del 3,78%, pari a 240 euro, di cui 195 sulla retribuzione fissa.
Col mese di marzo si vedranno anche gli effetti del rinnovo del CCNL per il personale della scuola, aldilà del anticipo governativo natalizio: per la fascia retributiva tra i 12 e i 27 anni troverete 12,70€ in più per il personale docente, 7€ per gli ata.
Siete contenti?
Confrontateli con quanto pigliano d’aumento (anche pensionabile) i dirigenti e ringraziate i sindacati confederali, anief e gilda per il caffè alla macchinetta scolastica.