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Tutor Orientatore mozione Coll.Doc. IIS Ruzza – Padova

da | 18 Mag 2023 | Cobas Scuola, Cobas scuola di Padova, News

Mozione del Collegio dei Docenti dell’I.I.S. “Ruzza” del 17 maggio 2023

Il decreto Ministeriale n. 63 e la circolare prot. 958 del 5 aprile 2023, prevedono che le scuole a partire dal 17 aprile 2023 individuino le figure dei docenti tutor e orientatori interni, da attivare dall’a.s. 2023/2024.

Il Collegio dei Docenti dell’I.I.S. “Ruzza” riunitosi in data 17 maggio 2023

DICHIARA

il proprio dissenso rispetto allo spirito complessivo dei provvedimenti e la relativa indisponibilità a ricoprire i ruoli richiesti dalla normativa citata per le seguenti motivazioni:

  • Il docente tutor dovrà occuparsi soprattutto di personalizzazione degli insegnamenti. In particolare dovrà aiutare ogni studente a creare un portfolio digitale (l’e-portfolio) che ne inquadrerà in modo unitario il percorso scolastico  accompagnandoli nelle scelte, insieme con le famiglie, soprattutto nei momenti di passaggio di ciclo o verso il lavoro o l’istruzione terziaria.

Ciascun Docente tutor dovrà occuparsi di un numero di studenti da 30 a 50 per un compenso annuo che va da 2850 a 4750 euro Lordo Stato (al netto un po’ meno della metà; 7,34 euro netti all’ora).

  • Il docente orientatore è chiamato a favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita.

Il docente orientatore è solo uno per scuola per un compenso annuo che va da 1.500 a 2.000 euro Lordo Stato (al netto un po’ meno della metà; 5,16 euro netti all’ora).

  • Gli aspiranti a tali incarichi, che per fortuna ad oggi sono su base solo volontaria, dovranno accollarsi sin da subito un percorso di formazione (almeno di 20 ore), dovranno formarsi nel corso del prossimo anno e dovranno essere disponibili a svolgere l’incarico per almeno 3 anni.

  • Le figure di tutor e orientatore, come proposte e formate, anziché aiutare gli studenti nel loro percorso di crescita, contribuiranno, fin dalla Secondaria di primo grado, a una sorta di schedatura degli alunni, incanalando il loro percorso in funzione di logiche di mercato e limitando precocemente la loro strada, i loro progetti, la loro possibilità di evoluzione e cambiamento.

  • Dal prossimo anno scolastico le scuole secondarie di primo e secondo grado dovranno attivare per gli studenti dei moduli di orientamento formativo, ovvero pacchetti di attività di almeno 30 ore annue curricolari. Tali moduli potranno essere gestiti anche dalle imprese, che così potranno ulteriormente inserirsi nel sistema scolastico (soprattutto nei tecnici e nei professionali).

Aumenterà ancora il divario tra le scuole per chi studia e quelle per chi deve andare a lavorare prima possibile. Mentre per gli studenti liceali l’orientamento sarà rispetto alla scelta di un percorso di studi universitari, per gli studenti dei professionali e dei tecnici, invece, l’orientamento sarà sempre di più verso il mondo del lavoro.

  • Queste figure, ed in particolare quella del tutor, necessitano per la programmazione dei moduli formativi di 30 ore, della possibilità (cioè il diritto, in futuro il dovere) di entrare nel vivo degli stessi Consigli di classe, interferendo con l’operato dei docenti, fino a condizionarne l’orientamento e la gestione dell’attività didattica, andando così, di fatto a negare il rispetto della Libertà di insegnamento.

  • Le figure di tutor e orientatore rientrano all’interno di quel processo di presunta valorizzazione dei docenti che, così come istituito dalle ultime normative, mina l’unità del Collegio introducendo la logica della competitività tra docenti, con il rischio concreto che si introducano nuovi divisioni della categoria e una maggiore gerarchizzazione dei docenti.

  • Infine non è stato previsto nessun finanziamento per il personale ATA (DSGA, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici) coinvolto nelle attività, che indubbiamente dovrà affrontare nuovi carichi di lavoro

Il ministero dell’Istruzione e del Merito non sembra lavorare con l’obiettivo di aumentare la conoscenza ma affermare una idea classista dell’istruzione.

La scuola ha bisogno, per essere veramente inclusiva e democratica, di rimettere al centro la didattica e i contenuti fondamentali, per tornare ad essere un luogo concreto e vivo di cultura. Bisogna tornare a discutere e dibattere in modo democratico e partecipato all’interno delle scuole, rifiutando l’accettazione acritica e passiva di compiti burocratici per restituire all’insegnamento la sua funzione autentica di formazione umana e civile delle nuove generazioni.

Il Collegio dei Docenti, pertanto, invita i docenti a non presentare o, per chi ha aderito, di ritirare la propria candidatura, per i ruoli di tutor e orientatore.

Padova, 17 maggio 2023

Mozione approvata a maggioranza

con 86 voti favorevoli, 14 voti contrari, 18 astenuti.

 

Carmine Alba

Pubblicato da: Carmine Alba

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