Inizio 5 Cobas Scuola 5 INVITO della RSU: non presentare o di ritirare la propria candidatura a ricoprire i ruoli di tutor e orientatore.

INVITO della RSU: non presentare o di ritirare la propria candidatura a ricoprire i ruoli di tutor e orientatore.

da | 6 Mag 2023 | Cobas Scuola, Cobas scuola di Padova, Primo piano, Proposte

Al Dirigente Scolastico dell’I.I.S.

“Marchesi”

Al Personale dell’I.I.S. “Marchesi”

All’albo sindacale

Alla bacheca comunicazioni sindacali e alla bacheca Spaggiari



Oggetto: comunicato n.469 “Manifestazione di interesse per docenti tutor e docente orientatore ai sensi del D.M. n. 328 del 22-12 2022”

In merito al comunicato n.469 “Manifestazione di interesse per docenti tutor e docente orientatore ai sensi del D.M. n. 328 del 22-12 2022”



la RSU di Istituto Cobas-scuola rileva quanto segue:



I Docenti tutor ed il Docente orientatore, le due figure nuove non hanno ancora compiti ben definiti.

Il docente tutor dovrà occuparsi soprattutto di personalizzazione degli insegnamenti. Avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli. Dovrà “costituirsi consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle scelte professionali dello studente”.
Ciascun Docente tutor dovrà occuparsi di un numero di studenti da 30 a 50 per un compenso annuo che va da 2850 a 4750 euro Lordo Stato (al netto un po’ meno della metà, 7,34 euro netti all’ora).
Altro “personaggio” previsto è il docente orientatore, chiamato a favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita.

Il tutor orientatore è solo uno per scuola per un compenso annuo che va da 1.500 a 2.000 euro Lordo Stato (al netto un po’ meno della metà 5,16 euro netti all’ora). Gli aspiranti a tali incarichi dovranno accollarsi sin da subito un Percorso di formazione (almeno di 20 ore) e dovranno essere disponibili a svolgere l’incarico per almeno 3 anni.

Dal prossimo anno scolastico le scuole secondarie di primo e secondo grado dovranno attivare per gli studenti dei moduli di orientamento formativo, ovvero pacchetti di attività di

almeno 30 ore annue anche extra-curricolari. All’erogazione di questi moduli potranno partecipare anche attori esterni alle scuole provenienti dal mercato del lavoro e dalle imprese.

Si sta procedendo verso una scuola assoggettata, sempre di più, ai voleri del mercato del lavoro, dove agli studenti fin da piccoli viene insegnato a capire qual è il proprio contesto socio-economico di riferimento, quali sono le possibilità alle quali possono ambire e come

adattarsi all’offerta occupazionale.
le figure di tutor e orientatore rientrano all’interno di quel processo di presunta valorizzazione dei docenti che, così come istituito dalle ultime normative, mina l’unità del collegio docenti introducendo la logica della competitività tra docenti in un ambiente, la scuola appunto, che invece, in una società sempre più complessa, richiede forme di

collaborazione e continuo confronto tra docenti. La scelta di svolgere queste funzioni, per ora volontaria, potrebbe essere inserita nel contratto e diventare obbligatoria;
le figure di tutor e orientatore, in nome di presunte competenze, interverranno nel lavoro dei colleghi minando la libertà di insegnamento e di valutazione e intervenendo nel rapporto con

gli alunni assumendo parte dei compiti già previsti dalla funzione docente (orientamento, valutazione, personalizzazione dei percorsi, ecc.);
le figure tutor e orientatore delegittimano il ruolo dei consigli di classe che risulterebbero esautorati dal compito di valutare l’andamento scolastico dei ragazzi, modularne i percorsi, valutarne le esperienza extracurriculari, promuovere le opportune esperienze calibrate sul

singolo e la classe, combattere l’insuccesso scolastico, favorire l’accesso alle opportunità formative, promuovere la continuità con altri cicli di istruzione, ecc.;
le figure di tutor e orientatore mutano, inoltre, notevolmente il ruolo dell’insegnante, trasformando i docenti in orientatori, certificatori di competenze, “psicologi”, valorizzatori, consiglieri alle famiglie, ecc.;

le figure di tutor e orientatore, mutano il ruolo della scuola trasformandola sempre più in luogo di accudimento, baysitteraggio, con compiti deresponsabilizzanti sia verso le famiglie sia verso gli adolescenti, una scuola come servizio e non come istituzione volta

all’istruzione e alla formazione culturale e sociale degli individui.



La RSU di Istituto Cobas-scuola, pertanto, invita i docenti a non presentare o di ritirare la propria candidatura a ricoprire i ruoli di tutor e orientatore.

Padova, 26 aprile 2023

LA RSU di Istituto Cobas-scuola

Maurizio Peggion

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Pubblicato da: Cobas Veneto

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