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LIBRO e MOSCHETTO

da | 10 Nov 2022 | News

Per celebrare l’anniversario della caduta del Muro di Berlino, ieri mattina il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha inviato una lettera/circolare – per tramite dei dirrigenti scolastici – indirizzata a alunne e alunni delle scuole italiane in cui ha riassunto in modo assai approssimativo la storia del novecento.
Dimenticando inoltre che il 9 novembre cade anche un’altra ricorrenza, quella della «notte dei cristalli», i pogrom nazisti del 1938. Se è questo l’incipit della ‘scuola del merito’ non c’è da aspettarsi nulla di buono.
G. Z.

LIBRO e MOSCHETTO

di rete Educare alle Differenze

Condividiamo lo sconcerto e lo sdegno del mondo della scuola a fronte della lettera con la quale il neo ministro #Valditara ha invitato student3 e docent3 a una riflessione sul 9 novembre propagandando una narrazione dei fatti storici che hanno costellato la vicende internazionali del secondo Novecento parziale e ideologica.
La definizione di vicende complesse come quelle legate al secondo dopoguerra ricorrendo a termini come inferno/paradiso, l’equiparazione della caduta del muro di Berlino alla liberazione della “nostra liberaldemocrazia” dai totalitarismi senza mai nemmeno accennare alle vicende del ventennio fascista e del nazionalsocialismo rappresentano una chiara strumentalizzazione della storia con finalità d’indottrinamento.
Rispondiamo sottolineando che la scuola non è uno strumento di propaganda alla mercé della politica, che nelle scuole della Repubblica le narrazioni sono plurime e la lettura dei fatti del passato non avviene attraverso la trasmissione di dogmi ma nel confronto, nella condivisione, nella comparazione e nella ricerca di un senso condiviso.
La Carta costituzionale garantisce ai/alle docenti la #libertà d’insegnamento come principio fondante del patto democratico in virtù del quale lo stesso Ministro ha ricevuto il suo incarico.
La #scuola italiana non prevede direttive su cosa insegnare, i saperi si costruiscono nel confronto, nell’ascolto, nella comunità. Quella stessa comunità che vive negli organi collegiali, nelle autonomie scolastiche, nella sperimentazioni e nelle intersezioni con i territori.
Per questa libertà, per questa autonomia da ogni forma di assoggettamento, rispondiamo alla lettera del ministro esprimendo tutto il nostro legittimo dissenso e assicurando a docent3 e studen3 l’impegno della Rete come presidio di democrazia.

qui la rete

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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