Inizio 5 Materiali 5 TORNARE DENTRO IL SENSO DI FAR SCUOLA

TORNARE DENTRO IL SENSO DI FAR SCUOLA

da | 2 Nov 2022 | Materiali

Questa è la presentazione che accompagna il fascicolo di materiali vari che abbiamo predisposto per il convegno di AGGIORNAMENTO che si terrà il 9 novembre presso il cinema MULTIASTRA di Padova i cui riferimenti potete trovare qui: https://www.cesp-pd.it/spip/spip.php?article2474 G.Z.

TORNARE DENTRO IL SENSO DI FAR SCUOLA

di Gianluca Maestra CESP di Padova

Come cassandre inascoltate abbiamo denunciato da tempi non sospetti l’inesorabile distruzione della Scuola Pubblica della Repubblica Italiana.

Scagliatici contro il “Concorsone” di Belinguer (2000) e l’istituzione dell’Istituto Nazionale per la VALutazione del SIstema educativo di istruzione e di formazione (1999), ne denunciammo sia l’impianto “aziendalista” che l’ipocrita impianto “meritocratico”.

Da allora non si contano più le riforme scolastiche avviate ad ogni cambio di ministro, del sistema scolastico in sé e del sistema di arruolamento e formazione de* docenti. Alcune di esse sono però stampate nella memoria collettiva: la Riforma/Taglio Gelmini/Tremonti (2008-2010) e la “Buona scuola” di Renzi (2015).

Ora ci aspetta la legge 79/2022, la cosiddetta “Riforma Bianchi”.

Molta della retorica di queste “riforme” si basa sui concetti di “merito” e “meritocrazia”. Viene spontanea la domanda: “di quale merito e quale meritocrazia” si parla? Quello a crocette dell’I.n.val.si.? O quello – sempre a crocette – del Concorso per docenti della Cineca? O quello stabilito dai comitati di valutazione presieduti dai dirigenti/manager?

Di pari passo, ad ogni riforma ha corrisposto una ri-nominazione del Ministero: da “Pubblica Istruzione” a sola “Istruzione”, sino all’attuale “dell’Istruzione e del Merito”. Oggi qualcuno per spiegare quest’ennesima forzatura scomoda l’Articolo 34 della Costituzione.

“[…] I capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i più alti gradi degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze che devono essere distribuite per concorso.”

Leggi: scuole fatiscenti, contributo volontario, costo stellare di libri e strumenti, costi di viaggio a causa dei ridimensionamenti, etc…

Questa è l’effettiva politica degli ultimi vent’anni: frapporre ostacoli invece di rimuoverli.

La Costituzione è parca di parole sul merito, ma chiara negli obbiettivi: costruire cittadinanza attraverso il Sapere Critico.

Cosa ci azzecca con il bonus docenti o con i/le “docenti stabilmente incentivati/e”?

Verrebbe da dire: guarda il dito (medio), mentre prosegue senza sosta la distruzione della Scuola Pubblica della Repubblica. Per la quale non abbiamo più parole, “grazie” alla neolingua dell’“Impresa 2.0, 3.0, 4.0, n.0”: un eterno “upgrade” linguistico per sottrarre cittadinanza ed inculcare sudditanza.

E noi continuiamo a denunciarlo, anche con questo corso di aggiornamento, per tornare dentro il senso del fare scuola.

E dentro al senso non c’è questo “merito”, che è e sarà la pistola fumante di un omicidio annunciato.

Se non lo fermiamo.

Adesso.

Gianluca Maestra (per il CEntro Studi per la scuola Pubblica)

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

Categorie

Archivi

Shares
Share This