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SEMINARIO sulla DECRESCITA

da | 8 Set 2022 | Proposte

Da provocazione intellettuale a proposta realistica, scelta collettiva e consapevole, non solo urgente ma desiderabile, necessariamente democratica. Di decrescita si torna a parlare a Venezia in un convegno di tre giorni che si è aperto ieri nella sede dello Iuav (università di Architettura) dal titolo

Decrescita: se non ora, quando?

Per i suoi organizzatori (Associazione per la decrescita, Movimento per la decrescita felice, Rete Italiana economia solidale, Aeres)

A 10 anni dalla conferenza internazionale che sempre a Venezia portò alla ribalta la proposta della decrescita in Italia, si tratta di un momento di verifica di un percorso fatto di ricerca accademica e pratiche sociali che oggi sembra sempre più attuale come risposta alle crisi che stiamo attraversando.

DECRESCITA E’ LA PRESA DI COSCIENZA che «non c’è modo di realizzare una produzione sostenibile se non ripensando anche le nostre forme di consumo e aggredendo la crescita della domanda di risorse, di energia, di merci» scrivono gli organizzatori nel documento di presentazione. Il termine decrescita suona ancora come «un’idea disturbante, guardata con sufficienza o con disprezzo», forse perché è un termine così scomodo e mai ambiguo che non si riesce a cooptare o addomesticare nel pensiero mainstream come invece è successo a «sostenibilità», «resilienza», «economia circolare» e altri ancora.

RESISTE LA PROSPETTIVA DELLA DECRESCITA a interrogare e mettere in discussione priorità, bisogni, pretese di una libertà che sta mettendo in pericolo l’esistenza stessa della vita sul pianeta. «Immaginare una società de-patriarcalizzata, de-colonizzata, de-capitalizzata, de-specistizzata, de-carbonizzata e smilitarizzata» è la proposta rivoluzionaria degli obiettori della crescita per la crescita.
Quattro gli assi tematici principali del convegno veneziano:
1) Agire politico trasformativo, per rendere possibile un progetto collettivo di cambiamento attraverso pratiche democratiche nuove e sperimentali.
2) Nuove architetture sociali, ovvero praticare la transizione attraverso forme di condivisione, di comunità, di cooperazione, di mutualismo.
3) Buen Vivir / Vivir Bien, una riflessione per ripensare il senso e la qualità della vita.
4) One Earth, one Health, one Life, per un’idea diversa di salute e di cura delle persone, degli animali e della vita nel pianeta (ciascuna sessione viene registrata e sarà resa disponibile sul sito venezia2022.it).

LA DISCUSSIONE SI SVOLGERA’ SU 15 TAVOLI DI LAVORO sulla base di documenti preparatori elaborati da collettivi di ricercatori e attivisti nei mesi scorsi che ha tenuto insieme percorsi di studio ed esperienze di associazioni e reti locali su svariati temi che vanno dall’eco-femminismo all’agro-ecologia, dalla salute alla pace, dai marxismi alle migrazioni ecc., con lo scopo di elaborare proposte di lavoro che possano poi raggiungere territori e comunità aperte a mettersi in discussione. In definitiva, si tratta di elaborare una proposta politica per reinventare nientemeno che l’ordinamento sociale a partire da «comunità locali trasformative» strutturate in reti «capaci di organizzare la propria sussistenza ad iniziare dalla scala territoriale dalla bioregione fino a quella globale» e immaginare così nuove forme di democrazia.

UN PERCORSO «VERSO LA DEMOCRAZIA DELLA TERRA» è anche il tema dell’incontro aperto alla cittadinanza che si svolge oggi alle 17.30 nell’Aula Magna dello Iuav, con la studiosa e attivista indiana Vandana Shiva che si confronta con docenti delle tre università che hanno patrocinato l’evento, Francesco Musco dello Iuav, Lucia Piani dell’Università di Udine e Fabio Pranovi dell’Università Ca’ Foscari. La presenza di tre università italiane al convegno sulla decrescita, oltre al gruppo Research & Degrowth dell’Università di Barcellona, è intesa come un’occasione per riflettere su modi diversi di approcciare e impostare la ricerca, per tenere insieme riflessioni ed esperienze reali, rompere steccati disciplinari, offrire strumenti e saperi alla società che vuole/deve trasformarsi.

A COME CAMBIARE IL MONDO CI PENSANO anche gli oltre 500 partecipanti al Venice Climate Camp, organizzato al Lido di Venezia negli stessi giorni (7-11 settembre), e in dialogo con i decrescenti, da Fridays for Future di Venezia e Rise Up 4 Climate. Qui il tema su cui vertono incontri e workshop è la «decolonialità» e la ricerca di esperienze ed esempi, da ricercare nel sud globale, per avviare una transizione dal modello capitalistico. Questa sera è in programma un incontro su lavoro e crisi ecologica, mentre domani, tra gli ospiti del big talk su Decolonialità, decrescita e disordine: la crisi climatica in uno scenario globale, oltre a Vandana Shiva, ci sono Havin Guneser, traduttrice dei testi di Abdullah Öcalan e attivista del Rojava; Ilham Rawoot, di Friends of the Earth, giornalista e coordinatrice della campagna No to Gas in Mozambico e Mario Alberto Castillo Quintero, attivista del movimento contro i 32 mila ettari di campi eolici nell’istmo de Tehuantepec (Oaxaca, Messico). TRA I VARI

INCONTRI, ANCHE QUELLO CON I COMITATI contro le grandi navi di Marsiglia e Palma de Majorca e con la regista Benedetta Argentieri, che, dopo aver presentato al Festival del cinema in svolgimento al Lido di Venezia il suo docufilm The Matchmaker (intervista a una giovane donna che si è unita allo Stato Islamico), parteciperà al camp.

SABATO SUL RED CARPET DEL FESTIVAL DEL CINEMA al Lido sfilerà anche la marcia del clima, iniziativa autonoma rispetto al campeggio. Nel 2019 la marcia fu un blitz, accolto di buon grado dallo star system. Quest’anno si ripete, ma senza effetto sorpresa: la marcia questa volta è stata annunciata ed autorizzata.

Cesp Veneto

Pubblicato da: Cesp Veneto

Centro studi per la Scuola Pubblica

Via Monsignor Fortin 44 – Padova

Il CESP, Centro Studi per la Scuola Pubblica di Padova, è nato nel luglio del 2004. In questi anni, oltre a promuovere dibattiti, presentazioni di libri, rassegne cinematografiche e spettacoli teatrali inerenti al mondo dell’istruzione, ha sviluppato decine di convegni sul territorio.

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